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La città murata e il pericoloso "gioco" delle tre torri

Situazione allarmante e rischio "impacchettamento"

Un patrimonio architettonico e storico a "guardia" della città murata che rischia di essere seriamente compromesso dalla mancanza di manutenzione. Dopo le denunce sulla sicurezza di Torre Gattoni, dopo il pericolo di Torre San Vitale, ancora transennata e ancora in attesa di un intervento risolutorio, anche Porta Torre nei giorni scorsi ha perso un pezzo ed è stata a sua volta transennata. Mentre sono in corso le prime operazioni di "soccorso", dal Comune si affaccia l'ipotesi, senza conferme né smentite, che si possa arrivare addirittura al suo impacchettamento. In prima battuta, in attesa del restauro, ci sarebbe l'ipotesi transenne fisse, meno invasiva ma altrettanto posticcia (qui le prime reazioni). Soluzioni estreme, certamente, ma non del tutto campate in aria vista l'ormai frequente caduta di detriti che sta martoriando le torri, con tutti i rischi del caso per i passanti.

torre san vitale mp 2022-2

Ne consegue, in ogni caso, che situazione deve essere affrontata radicalmente, sia per preservare l'immenso valore storico e turistico delle torri, sia per il decoro estetico della città che non può continuamente mostrare i cerotti sulle ferite inferte dal tempo e dalll'impotenza della politica. Tuttavia, se la politica detta gli indirizzi, va ricordato che non può sostituirsi al lavoro dei funzionari, che evidentemente sono sotto organico da troppi anni. Quello delle tre torri non potrà comunque essere solo un bel gioco in scatola per la propaganda elettorale ma un preciso impegno della prossima amministrazione, perché, visti i tempi, la questione ricadrà, letteramente come un macigno, sul tavolo del sindaco che verrà eletto a giugno.

torre gattoni mp 2022-2

In tempi non sospetti, sia Bruno Magatti sia Guido Rovi si erano già espressi sulla questione mostrando tutta la loro preoccupazione, ora il nuovo affondo di Civitas: "Era il 13 aprile 2021 quando dalla Torre San Vitale cadeva un masso  Ora accade a Porta Torre. Cosa aspettiamo? Aspettiamo che succeda qualcosa di più serio? Questa è la politica di centrodestra fatta di tanti precetti sulla sicurezza che poi non trovano approdo nelle azioni di tutti i giorni, le azioni della manutenzione, della pulizia e della cura.  Lo stato di abbandono della città è tutto lì da vedere e oggi, anche oggi, vediamo un'ulteriore pezzo che crolla di fronte all'incuria di anni; quell'incuria che non dovrebbe far dormire certi amministratori per i danni fatti alla nostra città e per le ripercussioni che si avranno negli anni a seguire. Questo fatto come centinaia di altri sono da monito nei confronti dei tanti politici rampanti che pensano che bastino i buoni propositi o una professionalità extra politica per seguire in modo competente e capace le tante cose da fare in città e le tante cure che oggi la nostra città ha bisogno". 

porta torre  2 mp 2022-2

Va anche detto, giusto per fare un minimo di storia sulla vicenda, che Fondazione Cariplo aveva messo a disposizione un contributo di 200mila euro, contributo revocato nel 2017 per la mancanza di progetti che il Comune di Como non avviò mai. I fondi sarebbero serviti a Palazzo Cernezzi per analizzare, studiare e conseguentemente restaurare le antiche mura di Como e le sue principali torri. Da allora sono passati altri 5 anni e i mattoni si sono mossi solo per cadere a terra. Visto lo stato dell'arte, viene difficile pensare che l'esperienza del sindaco Gori, quella che ha portato Bergamo a reperire ingenti somme dai bandi e dal Pnrr, non debba forzatamente essere d'esempio anche per Como. Avere un ufficio capace di produrre progetti e un team comunale in grado di trovare le risorse per metterli in atto sarà fondamentale per il prossimo lustro. 

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