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Il cantiere della paratie di Como non mostra movimenti

In compenso "primi passi" a Palazzo Cernezzi per Cioffi e Gervasoni

Siamo arrivati quindi alla fine del mese, per la precisione oggi è giovedì 28 luglio, ma al cantiere delle paratie è tutto fermo. Ancora nessun operaio al lavoro sul lungolago di Como ma nemmeno a Tavernola dove è stata assemblata la piattaforma galleggiante per le operazioni di cantiere a lago. Sebbene l'assessore regionale Sertori abbia affermato nei giorni scorsi che tutto procede secondo cronoprogramma, la realtà dei fatti sembra dire altro. Di certo resta che la data di consegna, quella prevista quando è stato presentato il nuovo progetto delle paratie, non verrà rispettata: il ritardo accumilato è già di diversi mesi e la colpa non è attribuibile solo all'emergenza coronavirus.

paratie luglio 2020 5 mp-2

Viene da chiedersi se in questa città c'è qualche operazione pubblica che viene portata a termine in tempi che non siano biblici? Perché se per il nuovo lungolago dovremmo attendere, ad essere ottimisti, almeno fino all'anno 2023, sul tavolo di Palazzo Cernezzi resta una marea di altre questioni irrisolte. Basti pensare ai Giardini a lago, al lido di viale Geno, alla Como Nuoto, alla piscina di Muggio, al palazzetto diu Muggiò, al Politeama, alla sempiterna Ticosa o a Villa Olmo. Per non parlare del viadotto dei Lavatoi.

Tutto questo mentre il più grande problema della giunta Landriscina rimane quello di ricomporsi attorno a Forza Italia e ai due nuovi assessori, Gervasoni e Cioffi, la cui nomina ufficiale è questione di ore. Il tutto senza minimamente preoccuparsi di aver lasciate scoperte le deleghe di Cultura e Turismo in uno dei momenti dell'anno che per quegli uffici dovrebbe essere da bollino rosso. Del resto la desolazione è palpabile, mai si è vista d'estate una città così priva di contenuti culturali. 

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