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Il Politeama non è appetibile, struttura sempre più compromessa

Di perizia in perizia il valore del teatro continua a scendere

Si è svolta questo pomeriggio, a Palazzo Cernezzi, in una bollente sala Stemmi, la conferenza stampa del liquidatore della società Politeama, Francesco Nessi, per fare il punto sulla situazione. All'incontro erano presenti il vicesindaco e assessore alle Partecipate Adriano Caldara, i presidenti degli ordini professionali e i professionisti che hanno redatto l’aggiornamento della perizia.

Chiuso da 3 lustri, l'ex cinema e teatro di piazza Cacciatori delle Alpi sembra ancora avvolto da una nube di assoluta incertezza. Se da una parte la Soprintendenza ha dato il via libera all'impalcatura sulla facciata con pannelli pubblicitari, dall'altra rimane la perizia del 2019 che ne ha stabilito il valore effettivo: poco più di 2 milioni di euro, a fronte dei 5 milioni valutati nel 2011.

L'ordine degli ingegneri, per voce del suo presidente, auspica che il Politeama possa essere utile per il futuro della città. Tutti conconrdano sulla necessità di agire sinergia, amministrazione ed enti, per valorizzare la struttura a favore della città . Questa di fatto la parola d'ordine, anche se nella prima fase dopo la perizia nessun soggetto si è dimostrato interessato a rilevare il Politeama. Lo scorso settembre sono stati fatti dei lavori provvisori di messa in sicurezza. Essendo il Politeama in cemento armato la mancanza del rifacimento della copertura  per mancanza di fondi rischia di compromettere definitivamente la struttura. 

Alla luce di tutto questo si può dire, anche per via dei vincoli che incombono, l'immobile non è appetibile. Resta quindi da capire chi nella società civile, gli azionisti si sono rivolti anche ai Lions, possa essere interessato al Politeama, visto che appare evidente come nemmeno il Comune di Como sia intenzionato a dare un futuro all'ex cinema teatro di via Gallio. Di  certo di questo passo, con il degrado che avanza senza sosta, il Politeama, sempre che non collassi, vedrà ridursi sempre più le sue quotazioni. Bene ricordare che per l'82% è di proprietà del Comune di Como, che all'inizio del mandato Landriscina, insieme al Conservatorio, aveva sognato per il Politeama una sorte migliore. 

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