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Matrimoni, una coppia di New York ha dovuto rimandare due volte il sì sul Lago di Como

La wedding planner Elisa Mocci si fa portavoce di tutto il settore in crisi per il covid

Il più recente matrimonio vip sul Lago di Como è stato quello dello scorso anno di Elettra Lamborghini. Ma non c'è dubbio che il 2020 sia stato l'anno nero per le nozze celebrate sul Lario. I fasti indiani, tra promesse di fidanzamento a Villa Balbiano e Villa Olmo e sorrisi per il "" a Villa del Balbianello, sembrano quasi il ricordo di un'altra epoca. 

Pochi infatti, non solo tra i vip, si sposano sotto l'efffetto tragico della pandemia. Tanto che, come riporta Agi, entro marzo potrebbe andare in fumo in Italia un business da 65 miliardi l'anno. Elisa Mocci, fra le più note wedding planner italiane, si fa portavoce del grido di allarme dell'industria dei matrimoni. "Il ministro per le Attività produttive prenda esempio dal governatore dello stato di New York Andrew Cuomo", sollecita l'imprenditrice, 33 anni, "che sta dando segnali di ripartenza e ha autorizzato i matrimoni da maggio 2021 con un massimo di 150 invitati testati".

Dallo scoppio della pandemia da coronavirus - come ricorda Agenzia Italia, i wedding planner sono stati fermi per un anno, nessuno 'stop and go'. Ora rischiano di perdere anche questa stagione. Un altra situazione che ha avuto riflessi importanti anche per l'economia del nostro territorio, visto che il Lago di Como resta una delle mete più ambite al mondo dove celebrare il matrimonio con le sue location da favola tanto amate anche dalla coppia d'oro Fedez Ferragni, testimonial d'eccellenza del nostro Lario, recente sfondo anche del nuovo spot Dolce & Gabbana

Elisa Mocci, assieme ai colleghi di tutta Italia ha fondato le due associazioni di categoria Feu (Filiera eventi unita) e Federmep (Federazione matrimoni ed eventi privati) per presentarsi compatti e con uno strumento autorevole davanti alle istituzioni: "Abbiamo avuto numerose interlocuzioni con parlamentari di ogni colore politico, abbiamo trovato ascolto", riferisce la wedding planner, "ma per ora nessuna risposta concreta".  Un'industria che l'epidemia causata dal covid-19 ha bloccato con perdite pesantissime di fatturato, stimate in oltre l'80%, con una conseguente, drammatica, ricaduta sul piano occupazionale.

Mocci, conosciuta anche come la wedding planner Elisabetta Canalis, ex fidanzata di George Clooney ha avviato giovanissima la sua attività nel 2008: in piena crisi economica - ricorda Agi - ha iniziato una professione allora sconosciuta in Italia e in pochi anni si è imposta nel settore, conquistando clienti importanti dello star system, broker finanziari, imprenditori internazionali, familiari dei reali sauditi, startupper milionari della Silicon Valley: "Ho aperto in piena crisi economica", ricorda l'imprenditrice, "non voglio certo chiudere con la seconda crisi, dobbiamo resistere, ma ci devono dare risposte concrete".

La coppia di New York
I matrimoni rimandati dal 2020 hanno generato una catena di perdite che non riguardano solo i wedding planner ma anche tutti i fornitori che ruotano attorno all'organizzazione di un matrimonio: "Ho dovuto rinviare per due volte le nozze di una coppia di New York che si deve sposare sul lago di Como: i futuri sposi hanno già dato 80 mila euro di deposito", racconta Mocci all'Agi.

"Se a maggio non si potranno sposare rischiano di perdere quanto anticipato, perché i fornitori hanno dovuto usare i depositi per sopravvivere a un anno senza commesse. Questo vale per tutti i matrimoni, di qualunque budget". La macchina della wedding industry - ricorda Agenza Italia - muove decine di fornitori per ogni singolo matrimonio, location, ristoratori, catering, fioristi, parrucchieri, estetisti e quando salta un matrimonio le perdite sono a cascata: "Il mio staff fisso è di 8 persone, ma nella stagione dei matrimoni gli staffer crescono fino a 30-40, a seconda della complessità dell'organizzazione", spiega Elisa Mocci. "Le aziende fornitrici sono in media venti per ciascun evento, tutte sono ferme, alcune sono fallite, anche aziende importanti, e da quelle i depositi degli sposi non potranno tornare indietro, sono persi".

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