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Cronaca

Alessio e Giada uccisi dal padre nel sonno: le prime ricostruzioni

La procuratrice di Varese riferisce che l'uomo, Andrea Rossin, non accettava la separazione e tormentava la compagna. Lei non lo ha mai denunciato

Il dramma famigliare si è consumato nella notte tra mercoledì e giovedì a Mesenzana, in provincia di Varese, non lontano dalla provincia di Como e dal confine svizzero. Andrea Rossin, il 44enne che ha ucciso i due figli di 7 e 13 anni, è un ex un frontaliere e lavorava in Svizzera. Le indagini sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Luino e del comando di Varese ma le dinamiche di questa tragedia sembrano essere già chiare. I due bambini, Alessio, di 7 anni e Giada di 13 (il prossimo giovedì ne avrebbe compiuti 14) sono stati uccisi poco prima dell'alba con delle coltellate al torace. La stessa arma con cui si è tolto la vita il padre dopo il duplice omicidio. 

Mesenzana: Andrea Rossin ha ucciso i due figli, Giada e Alessio

Lo sgomento, nel piccolo paese, è tanto. La madre, Luana, colei che ha ritrovato i copri, è in stato di choc: piange, urla e si dispera, racconta oggi la Stampa. Non si dà pace: "Lo sapevo non dovevo affidargli i miei figli". I due bambini sono stati uccisi entrambi con un grande coltello da barbecue. Un colpo dritto al cuore, nel sonno. Poi Andrea Rossin si è suicidato con la stessa arma.

Chi era Andrea Rossin? Ex frontaliere in Svizzera, operaio che lavorava saltuariamente a giornata, aveva un vecchio precedente per droga. La procuratrice di Varese riferisce che soffriva da tempo di problemi psichiatrici e non accettava la separazione, tormentava la compagna, Luana, 35 anni, controllandola ossessivamente quando era al lavoro al supermercato o quando usciva con le amiche. La donna non aveva mai denunciato. Rossin aveva un debole per il culturismo, era molto affascinato da tesi complottiste (sul covid ma non solo), come i suoi social riportano.

La ricostruzione dell'omicidio

Luana da settimane era andata a vivere a casa della nonna a Brissago Valtravaglia. Nella giornata di mercoledì aveva portato i figli per fargli passare una serata col padre, nella loro vacchia casa. La nonna ha dichiarato che Luana non era per niente tranquilla a saperli con lui. I due erano freschi di separazione ma non erano ancora stati chiamati gli avvocati e quindi la gestione dei figli, delle visite era ancora gestita autonomamente dalla ex coppia. i vicini di casa, come ricostruisce la Repubblica, hanno visto durante il giorno Rossin fare dei lavori alla macchina e andare a fare la spesa. Rossin ha quindi cucinato per loro e hanno guardato la tv prima di andare a dormire. Il padre si sarebbe svegliato presto, all’alba, sicuramente prima dei bambini, e forse si è fatto un caffè, la moka era infatti sui fornelli. Poi l'atroce omicidio e il suicidio.

omicidio mesenzana ansa2-2

Il primo gennaio scorso a Morazzone, sempre in provincia di Varese, Davide Paitoni aveva ucciso, accoltellandolo alla gola, il figlio di 7 anni per poi andare a cercare la ex moglie, che dormiva dai genitori, per cercare di uccidere anche lei. 

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