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Variante della Tremezzina shock: il cantiere si ferma

Stop ai lavori: costi troppo alti

A riportare la notizia, che appare davvero incredibile, è stato oggi il quotidiano La Provincia. Dunque, in attesa di chiarimenti, che potrebbero arrivare a breve attraverso un summit che certamente verrà convocato dalla Prefettura, il fatto è davvero clamoroso: il cantiere per la Variante della Tremezzina, opera da quasi 400 milioni di euro, è fermo. Dopo lo stop a Griante è infatti arrivato anche quello sul versante di Colonno. I motivi, comunicati ieri dal Consorzio che ha vinto l’appalto, dipenderebbero dal rialzo dei costi che hanno costretto le imprese a sospendere il cantiere a tempo indeterminato. 

Come detto, i costi generali dell'opera sarebbero totalmente fuori controllo: in particolare sono stati evidenziati problemi legati allo smaltimento dei materiali contaminati da idrocarburi, nel versante di Colonno, e arsenico, nel versante di Griante. Secondo quanto si è appreso, l’Ati avrebbe già chiesto ad Anas un incontro ufficiale, ovvero un tavolo tecnico per valutare nel dettaglio ogni singola voce dell’attuale contratto.

La situazione rischia di diventare drammatica per il futuro di un'opera ritenuta strategica per tutta la Tremezzina e più in generale per la sempre più difficoltosa circolazione sul lago di Como. Nella migliore delle ipotesi, ma a questo punto nessuno scenario è escluso, si aprono due strade parallele: un aumento rilevante dei costi e tempistiche da riconsiderare. Un vero e proprio boato molto più devastante delle cariche al tritolo innescate per farsi largo tra le rocce del Lario. Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le prime reazioni politiche, in particolare degli amministratori locali che sulla Variante della Tremezzina hanno impegnato la loro credibilità politica. 

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