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2 euro per tagliare il toast: il caso è mondiale e finisce nell'inchiesta CNN

Un'analisi attenta su quello che è accaduto in questa estate italiana

Tutto è nato a Gera Lario, per l'addebito di due euro per tagliare un toast. Da qui in avanti è cominciata l'estate degli scontrini dove, a volte a torto altre a ragione, i clienti hanno preso l'abitudine di fotografare e inviare ai giornali (o comunque far girare sui social) prezzi e disguidi nei vari bar-ristoranti. Di cose "folli" se ne sono viste e sentite tante e come sempre è meglio ascoltare tutte le campane. Il toast del lago di Como è però diventato una sorta di simbolo dell'estate italiana ed è niente meno che la CNN, il network e canale televisivo di news più famoso degli Stati Uniti, a scriverne un'inchiesta sul tema. L'inchiesta (qui il link in inglese) parte con un titolo pesante: "2 dollari per tagliare un panino a metà: le scandalose truffe rivolte ai turisti in Italia".

Ma se il titolo richiama proprio l'episodio del Como Lake, l'articolo in realtà parla di tutti gli scontrini pazzi dell'estate italiana: a Ostia i 2 euro per scaldare il biberon, i 60euro per due caffè e due bottigliette d'acqua in Sardegna, i due euro per il piattino vuoto per dividere un primo piatto e anche i 10 centesimi per il cacao sul cappuccino. 

L'analisi della CNN comunque non si ferma al titolo e fa notare come il turismo in Italia quest'anno abbia virato verso il lusso, facendo presa su americani e asiatici. Per questo sono stati gli italiani a cambiare abitudini con vacanze brevi o andando in mete come Croazia, Spagna e Albania, mete economicamente più accessibili. 

Un'altra considerazione importante che emerge dall'inchiesta della CNN si estrapola ascoltando le risposte di alcuni americani intervistati che ammettono di essere rimasti sbalorditi, per esempio, dal costo di uno spritz o di un caffè in alcuni locali ma allo stesso tempo si dicono consapevoli che avrebbero potuto trovarne meno cari in altri posti più popolari: "Devi solo leggere il menu e domandare se ci sono extra, se non ti sta bene, in sintesi, puoi andare via". 

L'anno zero del turismo in Italia

Il 2023 è stato un anno di transizione. Il ministro italiano del turismo, Daniela Santanche, ha parlato di questo come dell'anno zero: “Non parlerei di fallimento, ma nemmeno di successo”, ha detto questa settimana. “Direi che finalmente possiamo ricominciare a parlare di turismo e pianificare le prossime mosse. Questo, infatti, è il primo anno senza restrizioni pandemiche, e quindi, in un certo senso, possiamo parlare del 2023 come “anno zero”.


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