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Politica

Como, disabili e senzatetto non sono priorità

La gaffe di Pettignano e lo scandalo San Francesco

Viene da chiedersi cosa abbiano fatto di male i comaschi per meritarsi un amministratore come Pettignano. Durante il mandato assegnatogli dal sindaco Landriscina, l'assessore non ne ha azzeccata una. Patrimonio e Demanio, così come altre sue deleghe, sono infatti al centro di feroci polemiche: vedi la gestione dei cimiteri, vedi viale geno, dove dalla Como Nuoto al lido Open è tutto un disastro. Non bastasse, Pettignano lo si ricorda anche per il salto di casacca da Forza Italia a Fratelli d'Italia: quando i forzisti ritirarano i loro asessori, Pettignano piuttosto che lasciare l'incarico cambiò partito senza pensarci due volte. Muracoli della politica italiana. Infine la tremeda gaffe sui disabili considerati da Francesco Pettignano una questione non prioritaria. 

Tanto è bastato, e ci mancherebbe, a spingere i consiglieri di minoranza a preparare una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Insomma, se le dimissioni di Bella e Gentilini altro non erano che manovre piolitiche per rimettere in gioco Forza Italia, ora ci si chiede come il consiglio e Landriscina potranno rinnovare la fiducia a un assessore come Pettignano che sembra lavorare sempre da solo e sempre male.  

Ma in questi giorni bollenti d'estate c'è un altro grande problema rimasto ancora senza soluzione: quello dei senzatetto. Nonostante i rabbiosi interventi di Magatti e Lissi, alla fine siamo da capo. Si è fatto uno sgombero di facciata ma una nuova casa ancora non c'è. Un po' come voleva la Lega che non ha mai smesso di fare propaganda in questo senso. Così, mentre là fuori il caldo si fa opprimente, un gruppo di disperati continua a bivaccare sotto il portico di San Francesco. 

Ma se nemmeno senzatetto e disabili sono una priorità di chi amministra Como, quali sono le urgenze di questa giunta? La cultura e il turismo? Lo sport? Le aree dismesse? Dopo tre anni ancora non lo si è ancora capito. 

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