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Magatti, Civitas: "Questa amministrazione lascia solo macerie"

Così il consigliere risponde a Locatelli: "Niente cultura sociale, ignoranza dei problemi, cinica speculazione politica"

La riposta di Civitas, per voce di Bruno Magatti, alle parole dell'ex vice sindaco di Como Alessandra Locatelli sulla questione dormitorio, non è tardata ad arrivare. Ma cosa aveva detto il deputato ed ex ministro della Lega? Letteralmente questo: "La sinistra che ha governato la città di Como per 5 anni, lasciandola invadere dai clandestini (una sua fissa fin dalla campagna elettorale, ndr), non ha messo a disposizione nessuno spazio comunale quando avrebbe potuto decidere di utilizzare qualsiasi struttura. C’erano più di 500 persone sul prato della stazione, che hanno dormito nello schifo per mesi ma alla sinistra che governava Como non fregava nulla di spostarli in un posto più decoroso.Avrebbero potuto aprire anche 10 di dormitori, ma quando la responsabilità era nelle loro mani, non se la sono presa". 

Ed ecco la risposta, lunga e accorata, con cui Bruno Magatti cerca di ricostruire, dalla sua posizione, la verità dei fatti e la falsità  delle parole:

"Leggiamo le dichiarazioni dell’On. Locatelli: la narrazione che tenta di imporre è quanto di più lontano dalla realtà delle cose. Il lavoro svolto dal centrosinistra negli anni del governo di Como è stato efficace e importante, ma soprattutto caratterizzato dalla precisa volontà di creare dei percorsi di presa in carico delle componenti fragili, come senza fissa dimora, richiedenti asilo e immigrati, costruendo le fondamenta di un disegno capace di offrire le migliori risposte che il Comune di Como, insieme a una molteplicità di soggetti, potesse mettere in campo. Tutto ciò perché si tutelano i propri cittadini anche prendendosi cura delle tante e diverse povertà presenti". 

"Forse l’onorevole si dimentica - continua Magatti - che all'emergenza 2016 si rispose ottenendo che il Ministero degli Interni realizzasse e gestisse a sue spese (e non del bilancio comunale) a partire dai primi di settembre i migranti respinti alla frontiera svizzera, tra i quali c’erano anche coloro i quali avevano titolo per ottenere quella protezione umanitaria cancellata , poi, dal famigerato decreto sicurezza che ha scaraventato sulla strada decine di persone. Nel 2016, poi, sono arrivati i soldi richiesti al ministero per restaurare l'immobile di via Tibaldi e rendere, di conseguenza, disponibile gli oltre 50 posti di via Sacco e Vanzetti per le emergenze abitative. La gara per l'esecuzione dei lavori fu fatta dall'amministrazione Lucini, ma da quel momento non è stato speso un centesimo né piantato un chiodo".

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"Questa amministrazione, con l'onorevole assessora - aggiunge il consigliere di Civitas - ha poi pensato bene di chiudere anche la struttura per le emergenze abitative di via Conciliazione (motivo ufficiale :c'è da cambiare la caldaia). Tutto ciò dopo avere preteso e ottenuto la chiusura, con rullo di tamburi, del campo governativo di via Regina (con capacità di 400 ospiti). Ancora oggi non sono stati utilizzati gli 845.000 euro portati a Como (amministrazione centrosinistra) alla fine del 2016 sul "PON inclusione", destinati a realizzare progetti di Housing first e housing led proprio per i senza dimora . Il passo successivo, anche se ormai è chiaro che sono solo stati fatti 100 passi indietro, sarebbe dovuto essere la costruzione di un preciso progetto di presa in carico e cura delle persone senza dimora".

E poi l'affondo finale di Magatti: "Questa amministrazione, invece, ha distrutto ogni percorso, intrapreso secondo un disegno consapevole e ha lasciato sulla sua via solo macerie. Se non c’è cultura sociale, se c’è ignoranza dei problemi, se c’è cinica speculazione politica sperando nel “tanto peggio, tanto meglio” giocato sulla pelle delle persone, il risultato è quello che i cittadini comaschi hanno sotto gli occhi ogni giorno. E che riceve un solo e unico giudizio, di imbarazzata vergogna. Se oggi la città ha bisogno di un dormitorio è solo perché la protervia e le azioni ideologiche a firma Lega hanno demolito tutte le componenti del progetto abbozzato, perché è stata irrisa ogni rotta tracciata e perché sono stati determinate le situazioni che tutti oggi vedono.
Ci tocca leggere dichiarazioni vuote di pensiero, incapaci di progetti e soluzioni. Non possiamo che rimandarle al mittente, come si fa dinanzi a narrazioni che non reggono al confronto con la realtà dei fatti". 

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