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Cronaca

Nessuna contraffazione: dissequestrate le 126mila forbici cinesi bloccate in dogana

L'azienda ha dimostrato la regolare provenienza della merce

Nessuna contraffazione, ma solo una irregolarità amministrativa dovuta alla temporanea mancanza di un documento. Il carico di forbici di provenienza cinese posto sotto sequestro dalla guardia di finanza a gennaio è stato dissequestrato. Ne dà comunicazione l'azienda lecchese che ha importato il carico. "In realtà all’azienda - si legge nella nota stampa diffusa il 2 febbraio - non è mai stata contestata nessuna contraffazione. Il sequestro cautelativo è derivato unicamente dalla mancanza di un documento amministrativo doganale: l’attestazione circa le informazioni sulla fase di commercializzazione e sulla effettiva origine estera del prodotto. Non è un caso - viene spiegato - che la Camera di Commercio di Como Lecco, una volta entrata in possesso della documentazione richiesta, abbia disposto con immediatezza il dissequestro della merce, applicando la sanzione minima dovuta per il verbale di contestazione. E ad oggi la merce si trova già nei magazzini aziendali". Dunque, l'azienda tiene a precisare e a sottolineare che non è assolutamente vero che abbia "contraffatto o taroccato le 126mila forbici cinesi come “Made in Italy”, o con il marchio di qualità 'Premana'".
 

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