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Cronaca Centro storico / Viale Varese

Il commovente addio ad Alberto Tamagnone: folla per lui nella chiesa del Crocifisso

Le parole del fratello Matteo

È stata una cerimonia commovente e molto partecipata, quella per l'ultimo saluto ad Alberto Tamagnone, il veterinario di 29 anni morto il 2 dicembre a seguito di un incidente con lo scooter avvenuto tre giorni prima in via Varesina. La folla che ha varcato l'entrata della chiesa del Crocifisso in viale Varese a Como ha testimoniato il grande e sentito cordoglio che amici, parenti e semplici conoscenti hanno manifestato alla famiglia Tamagnone. Del resto Alberto, morto nel fiore degli anni, era un ragazzo solare e allegro ma anche serio. Aveva da poco intrapreso la carriera di veterinario, proprio come suo papà, e lavorava alla clinica Lariana. Pieno il Santuario del Santo Crocifisso dove si è svolta la funzione celebrata da padre Enrico Corti, che ha scelto un brano del vangelo di Marco. Ci si interroga sulla Giustizia Divina e quelle domande che assalgono sempre difronte alla morte e specialmente quando a perdere la vita è un giovane. "Un peso enorme, dice padre Enrico. Lo è per noi, figuriamoci per i parenti di Alberto. È vero, se n’è andato troppo presto. Ma sta gridando a noi, a tutti noi, che ne è valsa la pena". 

Molto toccanti le parole del fratello Matteo che ha raccontato di come brillassero gli occhi di Alberto, della passione che portava avanti con il padre (entrambi veterinari appassionati) e della sensibilità ereditata dalla mamma. "Ora avrà altri sei figli", dice Matteo riferendosi agli organi di Alberto che sono stati donati e che permetteranno a altre persone di vivere. 

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