Carabiniere scomparso: maxi spiegamento di uomini e mezzi a Lambrugo
Continuano incessantemente le ricerche: prime ipotesi. Attesi anche i sommozzatori
Continuano incessantemente le ricerche del carabiniere scomparso dalla propria abitazione mercoledì 24 maggio. Gli uomini dell'Arma, la protezione civile, i vigili del fuoco con la polizia locale stanno concentrando le ricerche in una zona boschiva di Lambrugo (Como) che costeggia il fiume Lambro.
Da questa mattina presto hanno ripreso a operare a pieno regime. Sul posto anche un esperto con la strumentazione in grado di rilevare orologi, armi e tutti i metalli in generale. Questa mattina 25 maggio ha operato due ore e mezza nel territorio boschivo indicato dalle forze dell'ordine ma senza nessun risultato.
Anche i cani molecolari da scovo, Stria e Buck, hanno perlustrato la zona. Il cane molecolare da scovo segue solo gli odori non selvatici fino a quando non sente la fonte. "Se la fonte è ferma il cane comincia a abbaiare invece se è in movimento, ci hanno spiegato gli addestratori, i cani continuano a muoversi".
Grande impegno e spiegamento di uomini e mezzi
L'impegno dei commilitoni per trovarlo è massimo in queste ore. L'elicottero ieri partecipava alle ricerche con a bordo un dispositivo in grado di rintracciare e localizzare i telefoni cellulari dove non c'è campo. Nessuna traccia dell'uomo, finora. I violenti acquazzoni che hanno colpito la Lombardia complicano le ricerche. Il carabiniere è molto conosciuto in tutta la zona e c'è massima apprensione. In azione anche i droni.
Si pensa che alla base dell'allontanamento ci sia una questione legata alla sfera personale, ma la cosa importante adesso è ritrovarlo. Articolo in aggiornamento.