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Alla scoperta del maxi impianto nella caverna nascosta sotto il Baradello

Lo scavo venne avviato ampliando un rifugio antiaereo e completato a tempo di record

Un nuovo tipo di "gite" alla scoperta dei grandi impianti nel nostro territorio. Non stupisce che le partecipazioni per il terzo appuntamento con gli open day di Acinque siano andate esaurite in pochi giorni. Dopo le visite guidate alla stazione idroelettrica di San Pietro Sovera, al termovalorizzatore de La Guzza e all’attigua centrale del teleriscaldamento, è la volta dell’impianto di potabilizzazione.

L’appuntamento è fissato per sabato 18 novembre nella caverna sotto il Baradello. L’infrastruttura combina avanguardia tecnologica e suggestione: è infatti collocata all’interno di una caverna, completamente nascosta alla vista, ad impatto urbanistico zero. Lo scavo venne avviato ampliando un rifugio antiaereo e completato a tempo di record.

È un modello a livello internazionale. Recentemente è stato visitato dall’Istituto di ricerca olandese KWR Water Reserch Institute di Nieuwegein e dei ricercatori e specialisti del settore idrico convenuti in Italia da ogni dove per il Congresso mondiale
dell’International Ozone Association che si è tenuto a luglio (esponenti in arrivo dagli Stati Uniti, Francia, Danimarca, Cina, Spagna, Inghilterra, Corea).

L’impianto tratta 600 litri d’acqua al secondo, prelavata dal lago, al largo della punta di viale Geno. La cosiddetta caverna dell’acqua è la sorgente del capoluogo cui distribuisce circa 12 milioni di metri cubi l'anno (servito anche il territorio di Brunate).
La particolare localizzazione garantisce una elevata protezione della centrale, completamente automatizzata, sorvegliata a distanza mediante un sistema di telecontrollo.
"È il fiore all’occhiello del patrimonio industriale del gruppo e della nostra azienda di distribuzione che proprio nei giorni scorsi ha conseguito importanti riconoscimenti da Arera in forza dei risultati raggiunti in termini di continuità e qualità della prestazione –
ha sottolineato l’amministratore delegato del gruppo, Stefano Cetti -. Considerando interesse e partecipazione, direi che l’iniziativa impianti aperti ha incontrato il favore delle comunità locali cui abbiamo voluto offrire l’opportunità di conoscere meglio il nostro patrimonio impiantistico”.
“Acinque vuole continuare a rafforzare il legame con i territori in cui opera e di cui è espressione all’insegna dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione delle risorse” ha concluso Cetti".

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