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Ticinese in sosta vietata implora il vigile: "Me la stavo facendo addosso". Ma lui lo multa lo stesso

Linea dura contro gli svizzeri che parcheggiano in divieto

Ha lasciato l'auto in sosta sulla fermata dell'autobus per alcuni minuti e quando è tornato per riprenderla ha trovato ad attenderlo un vigile del Comune di Como. L'uomo, un ticinese che stava per ritornare in Svizzera, aveva sostato sulla fermata del bus in via Bellinzona a Ponte Chiasso, a pochi metri dalla dogana. Ha provato a impietosire il vigile spiegandogli che si era dovuto fermare per correre al bagno. "Me la stavo facendo addosso", ha detto utilizzando un'espressione ancora più diretta e schietta. Insomma, stando a quanto da lui affermato il ticinese era dovuto entrare di corsa in un bar per utilizzare la toilette. Questa versione dei fatti non ha convinto il vigile, o meglio, non è stata sufficiente a farlo desistere dal proposito di multare l'automobilista svizzero: sanzione da 87 euro. Del resto, ormai, quella del Comune di Como contro gli elvetici che infrangono il codice della strada è diventata una vera e propria battaglia portata avanti con una linea intransigente, dichiaratamente voluta dal sindaco Alessandro Rapinese. Non è un cas se nell'ultima settimana il primo cittadino del capoluogo lariano è stato invitato in ben due trasmissioni svizzere (una su TeleTicino, l'altra su Rsi) a parlare di sé e di come sta amministrando Como.

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