rotate-mobile
Attualità

La rivolta di Lecco perché vogliono spostare la motorizzazione a Como

I lecchesi non ci stanno: "Non vogliamo diventare una provincia di Serie B"

Martedì sera (il 27 febbario) tutto si fermerà per il tanto atteso Derby Lecco-Como ma nel mentre c'è una questione piu' spinosa da risolvere e che rischia di far veramente arrabbiare i lecchesi che non vogliono diventare una provincia di serie B. 

La partita si sposta sulla motorizzazione. L'ipotesi, più che fondata, di un trasferimento degli uffici di Lecco a Como non piace per nulla nella città del Manzoni. E, oltre all'Aci, anche le forze politiche (in modo bipartisan), il mondo del lavoro e le associazioni di categoria si uniscono per dire no. Ecco, tra le tante, alcune significative prese di posizione di recente inviate alla redazione di LeccoToday da parte del centrosinistra provinciale, di Fratelli d'Italia e di Confcommercio.

"Diciamo no a trasferte forzate"

"Di fronte al rischio di perdere la Motorizzazione civile, in procinto di lasciare Lecco per accorparsi in un unica sede a Como, anche Confcommercio Lecco si schiera a fianco dell'Aci provinciale e dei politici che in queste ore stanno chiedendo a gran voce una soluzione, che permetta di ospitare in città almeno un front office e l'aula per gli esami in modo da evitare disagi e trasferte forzate per i trasportatori, le imprese, ma anche per i semplici cittadini - scrive l'associazione di categoria - Come associazione siamo a fianco di quanti si stanno impegnando per far sì che si possa trovare uno spazio idoneo in città, in primis il presidente dell'Aci Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva, e il sottosegretario regionale Mauro Piazza".

"Il territorio non può perdere questo presidio. Occorre arrivare a una soluzione che non penalizzi le attività e le famiglie. Bisogna individuare al più presto una nuova sede che assicuri almeno uno spazio minimo, per mantenere così a Lecco i 'servizi base' della Motorizzazione civile. Siamo favorevoli - sottolinea quindi il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati - a un confronto immediato, che coinvolga gli enti locali e le associazioni: serve una risposta rapida e risolutiva".

"Evitiamo che Lecco diventi una provincia di serie B"

La forze del centrosinistra di città e provincia esprimomo a loro volta "grande apprensione" per la notizia del trasferimento della sede della Motorizzazione di Lecco a Como. Per il Pd e i suoi alleati è infatti "inaccettabile perdere un servizio così fondamentale" all’interno del territorio lecchese. "L'ipotesi della chiusura della Motorizzazione civile a Lecco deve essere evitata a tutti i costi - dichiara Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del Partito Democratico - Assurdo pensare che ci sono persone che, all’improvviso, non sanno cosa ne sarà del proprio posto di lavoro o che, per fare l’esame della patente, ci si dovrà muovere fino a Como. Per non parlare dei lavoratori e lavoratrici del settore dei trasporti, delle aziende, che si troveranno rimandati indietro di 30 anni, a quando si dovevano fare ore di strada per avere licenze e autorizzazioni. Ora è il momento che si facciano tutti gli sforzi per mantenere un presidio che dà servizi fondamentali per il territorio, per imprese e cittadini. Evitiamo che Lecco diventi una provincia di serie B".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La rivolta di Lecco perché vogliono spostare la motorizzazione a Como

QuiComo è in caricamento