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Morire di lavoro: la triste giornata di Como e provincia

Tre le vittime, UGL: "Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla prima emergenza nazionale"

Tre uomini morti sul lavoro nel Comasco in una sola giornata. Due giovani sono stati trovati privi di vita in un cantiere a Moltrasio. Hanno passato la notte in un container, quello adibito a zona uffici e, con ogni probabilità per cercare di scaldarsi, hanno acceso un braciere di fortuna da cui sarebbe derivata l'intossicazione da monossido di carbonio che li ha portati alla morte. A distanza di poche ore, nel primo pomeriggio un'altra tragedia ha investito il Comasco. Un uomo di 70 anni è rimasto schiacciato dal trattore che guidava che, per cause ancora da stabilire, si è ribaltato. L'elisoccorso si è alzato in volo da Como Villa Guardia ma non c'è stato nulla da fare. Il triste bilancio della giornata è di tre morti sul lavoro nella sola provincia di Como. 

Non si sono fatte attendere le reazioni politiche e dei sindacati. 

“La notizia dei due operai morti intossicati nel cantiere di Moltrasio, in provincia di Como, ci lascia attoniti. Esprimo vicinanza alle famiglie delle due vittime. Quella di Moltrasio è una tragica vicenda che ci riporta alla dura e triste realtà degli incidenti sul posto di lavoro in Lombardia - realtà in peggioramento, purtroppo” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. "Nel 2022 non si può morire di lavoro” conclude il consigliere comasco. 

Dure anche le parole di Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, e Claudio Morgillo, segretario regionale UGL Lombardia che chiedono alle istituzioni di intensificare controlli e formazione di modo che la sicurezza dei lavoratori diventi davvero una priorità nell'agenda politica del nostro Paese: “La strage dei lavoratori non accenna a diminuire. Impressiona la facilità agghiacciante con cui si continua a morire sui luoghi di lavoro. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla prima emergenza nazionale", scrivono in una nota congiunta

Morti sul lavoro in Lombardia

Sono 73.919 le denunce di infortunio in Lombardia (+47,6% rispetto alle 50.082 del primo semestre 2021). Gli incidenti mortali nei primi otto mesi del 2022 sono stati ben 40, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2021 (24) stando al Registro regionale infortuni mortali. Si evince anche uno stallo nel numero delle ispezioni (+0,88%) e il calo delle imprese controllate (-6,11%) nel 2021 rispetto al 2020.

Oltre all’intervento diretto, istituzionale, si ribadisce la necessità di promuovere una vera cultura della sicurezza tra i datori di lavoro e tra i lavoratori, a partire anche dalla formazione scolastica e formazione permanente lungo tutto il periodo lavorativo. 

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