rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità

Lungolago di Como e arredi, Ceruti: "Servono buoni progetti, non parole"

Si avvicina la scadenza ma non c'è ancora nulla di concreto

Mentre da un lato si apprende che il cantiere delle paratie sepuure con qualche ritardo terminerà entro il 2022, rimane invece sospeso, sia nel come sia nel quando, il tema non certo secondario degli arredi del lungolago. E in una città senza orizzonte, diventa sempre più evidente la mancanza di una visione. Sulla questione interviene nuovamente l'architetto comasco Lorenza Ceruti. Di seguito pubblicchiamo la sua interessante riflessione, frutto di un post sulla sua pagina Facebook, nella speranza che sia utile per arrivare a una soluzione compatibile con le esigenze della città. E di chi la vive. 

"La mia non è una posizione politica. Non mi interessa andare contro o a favore di una qualche "fazione" politica. Ma il lungolago non può dipendere da fantomatiche ideologie. Le ideologie sono oggi un vecchio ricordo (vd i saltelli dei politici da un partito all'altro con una grande nonchalance). Il lungolago è un bene di tutti e tutta la politica potrebbe fare uno sforzo e collaborare per riuscire a realizzare quello che Como e I suoi cittadini meritano, dopo anni di sfacelo. Si chiama buonsenso".

"Si certo - prosegue Ceruti - una persona che su un social esprime una sua opinione liberamente, viene etichettata come rompiscatole o leone da tastiera o peggio. Non mi interessa. La mia posizione è quella di cittadina, di architetto e di una a cui piace scattare foto, e quello che mi interessa è che ci sia una strategia di intervento, basata su una competente progettazione in primis ed una conseguente competente esecuzione! Il tanto discusso verde urbano non può essere collocato come fiori in un vaso (li metto e poi li tolgo e poi li rimetto). Ad oggi la vegetazione deve essere parte integrante di una città. E non parlo solo di estetica, ma parlo di miglioramento delle condizioni ambientali che si possono ottenere, ribadisco, solo grazie ad approfindite analisi e competenti professionalità ( si pensi solo alla progettazione della cucina di casa...quanti progetti, quante soluzioni si valutano prima di procedere all'esecuzione). Fino ad oggi la comunicazione, da parte dell'amministrazione, è avvenuta a parole, con sommarie descrizioni delle intenzioni. Ma le parole senza i fatti valgono poco. E il fatto sarebbe un buon progetto. Non si perda l'occasione di un lungolago che diventi immagine e fiore all'occhiello di Como". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lungolago di Como e arredi, Ceruti: "Servono buoni progetti, non parole"

QuiComo è in caricamento