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Luna Park, il Consiglio di Stato respinge il ricorso ma non è finita

I giostrai chiedono un nuovo bando, ecco perché

La decisione del Comune di Como di ridurre drasticamente l'area occupabile dal luna park nella piana di Muggiò non è in discussione. I giostrai  (circa una cinquantina come singoli esercenti attività di spettacolo viaggiante più altri riuniti quali rappresentanti legali di tre distinte associazioni sindacali) hanno provato a opporsi in sede legale a tale decisione che, di fatto, ha ridotto dell'85% la porzione di suolo dedicata al consueto luna park, ma il Tar della Lombardia ha respinto il loro ricorso. 

A tale proposito è arrivato anche il pronunciamento del Consiglio di Stato che, pure respingendo il ricorso, ha in sostanza chiesto di approfondire le motivazioni che hanno portato i giostrai a non partecipare al bando. Evidenza che gli stessi hanno giustificato in quanto lo stesso era stato fatto per soli 7 partecipanti. Ma non solo, ora cercheranno di dimostrare, nonostante il parere del Consiglio di Stato, che in questo senso ha respinto il ricorso, che ci sarebbero ancora i tempi tecnici per fare un nuovo bando per il luna park posticipando l'apertura di una settimana e riducendo la sua permanenza in città a soli 15 giorni, la metà. 

I giostrai, in sostanza, chiedono al Comune di Como di mettersi una mano sul cuore, perché da una vita durante il tempo della loro permanenza loro sono a tutti gli effetti cittadini di Como. Le ragioni di questo ultimo disperato tentativo le spiegheranno domani a Muggio in conferenza stampa.

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