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Lago di Como: tutti contro il mega resort di Torno

"Non occorre definirsi ambientalisti per rendersi conto che il progetto stravolge il Lario"

La politica, almeno una certa politica, gli architetti, e ora anche, inevitabilmente le associazioni ambientali che già si battano, ad esempio, per la salvaguardia del San Primo. E dunque la svolta a 5 stelle che sta evidentemnte prendendo il lago di Como, sempre più sottomesso al dominio del lusso piace davvero a pochi, soprattutto dove nuove progettualità divorano il territorio. Ecco dunque le argomentazioni  di Angelo Vassallo ed Enzo Tiso (Circolo Legambiente), Roberto Fumagalli (Circolo Ambiente Ilaria Alpi) Gianni Del Pero WWF Lombardia, Giulio Sala (FIAB-Como Biciamo).

"Apprendiamo che il Comune di Torno ha avviato le procedure riguardanti la realizzazione di un progetto di enormi dimensioni in riva al lago. Agli atti del comune risulta infatti che un piano è stato presentato il 23 dicembre scorso da un soggetto privato e, con tempestività, il 20 gennaio la giunta comunale di Torno ha deliberato l’avvio di una variante al Piano di gestione del Territorio e la verifica di assoggettabilità alla VAS, Valutazione Ambientale Strategica. Sui media è stato riportato che si occuperebbe una superficie di gran lunga superiore all’esistente, snaturando in questo modo sotto il profilo ambientale e paesaggistico un suggestivo angolo della sponda orientale del nostro lago. Il progetto prevede la realizzazione di un hotel extra lusso (l'ennesimo!), alcuni edifici residenziali, una SPA, un ristorante e persino un porticciolo e darsene privati. Il tutto nella zona, ancora incontaminata, tra via Pliniana e il lago. A tal fine sarà necessario demolire una villa settecentesca e abbattere, perché incompatibili col progetto, decine di alberi di pregio, alcuni con diametro di 300-400 cm"

"Non occorre definirsi ambientalisti per rendersi conto che il delicato ecosistema lacustre verrebbe stravolto da questo progetto il quale, a nostro avviso, non tiene in considerazione la fragilità del territorio sotto il profilo idrogeologico (ricordiamo tutti le immagini drammatiche di quello che accade sulle sponde del lago quando le piogge sono particolarmente intense!). Spiace dover prendere atto che, ancora una volta, i principi della sostenibilità ambientale vengono messi in secondo piano dalla prospettiva di una grandiosa operazione di speculazione edilizia e dalla presunta “ricchezza” che dovrebbe portare al paese. In realtà, come abbiamo già visto in altre occasioni, questo tipo di interventi porta guadagni (e molto consistenti!) solo agli investitori ed ai costruttori. Le cosiddette opere di compensazione sono fumo negli occhi e funzionali alla edificazione perché scorporati dagli oneri di urbanizzazione. Alla popolazione residente, soffocata nel periodo estivo da un turismo fuori misura, rimarrà il disagio per l’ulteriore afflusso di mezzi sulla statale Lariana, assolutamente inadeguata a sostenere un aumento dei flussi di traffico": 

"Già ora infatti la strada è spesso interessata da code di automezzi che provocano inquinamento acustico e atmosferico. Già ora per i residenti ci sono poche alternative per raggiungere Como: pochi battelli, pochi autobus e solo nelle ore diurne, assenza di percorsi ciclabili, addirittura l’impossibilità di andare a piedi visto il divieto (per ovvi motivi di sicurezza) di percorrere le gallerie. Ci riserviamo di valutare nel dettaglio il progetto quando potremo prenderne visione, ma la nostra impressione è che si cerchi di far passare per “sviluppo turistico” una enorme colata di cemento che sconvolgerà un territorio fragile e metterà a rischio un ambiente di pregio che necessita solo di cura e manutenzione per preservarne la bellezza, anche a godimento delle future generazioni"

"È fondamentale che amministratori e cittadini si rendano conto che il nostro meraviglioso lago è un patrimonio da preservare e difendere e che il turismo può portare ricchezza per tutti solo se è sostenibile e, quindi, tiene nella dovuta considerazione gli impatti ambientali e sociali e le esigenze delle comunità locali. Chiediamo agli amministratori comunali di riflettere attentamente prima di prendere decisioni irreparabili e invitiamo la cittadinanza ad informarsi su questo progetto, valutando l’impatto che avrà sul territorio e manifestando apertamente la loro contrarietà. Importante a questo riguardo risulta essere la vigilanza e partecipazione alle fasi di verifica della valutazione ambientale strategica. Per quanto ci sarà possibile noi cercheremo di raccogliere tutte le informazioni utili e metteremo in atto tutte le azioni possibili per impedire che questo progetto, assolutamente insostenibile sotto il profilo ambientale, possa essere realizzato": 

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