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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Tavernerio

La laurea a 50 anni le ha cambiato la vita: la storia di Elena, da commessa a educatrice

Il coraggio di essere se stessa e di inseguire i propri sogni

Quando nel 2022, alla vigilia dei cinquant'anni, si è laureata in Scienze della formazione, Elena poteva dirsi soddisfatta. Poteva dire di avere realizzato un sogno che aveva tenuto chiuso nel cassetto fin da ragazza. La vita, come spesso accade, ci porta a percorrere strade e a fare scelte spesso divergenti dai nostri veri desideri. Per tanti anni Elena ha fatto la commessa e in fondo pensava che anche dopo la laurea avrebbe continuato a fare quel lavoro. Dopotutto era brava e guadagnava anche bene. E poi, pensava, chi mai assumerebbe una persona che si è laureata a 50 anni. "E invece è successo", dice sorridendo Elena, orgogliosa e felice del suo percorso personale e, adesso, anche professionale. 

"Mi è accaduta una cosa bellissima - racconta Elena - poco dopo la laurea ho inviato un curriculum presso una struttura e sono stata chiamata per un colloquio. Ero contenta ma pensavo di non avere chissà che chance, visto che ero una neolaureata praticamente senza esperienza, a parte il tirocinio. Ho deciso di presentarmi al colloquio senza nascondere nulla di me. Ho cercato di presentarmi per quella che sono. Per esempio, ho molti tatuaggi sulle braccia ma era estate e faceva caldo e ho scelto di non nasconderli. Ho pensato di dovermi mostrare in modo onesto e sincero". 

E la fortuna (ma certo non può essersi trattato solo di quella) ha ripagato le scelte di Elena: "Un mese dopo il colloquio ho rassegnato le dimissioni dal negozio di abbigliamento in cui lavoravo da 14 anni perché sono stata assunta come educatrice. E adesso oltre a fare il lavoro che ho sempre sognato guadagno anche di più. E non è tutto: lavoro per una delle migliori strutture con persone fantastiche e molto competenti che hanno tantissimo da insegnarmi". 

"Se c'è qualcosa che vorrei che la mia vicenda insegnasse - conclude Elena - è che non bisogna mai abbandonare e dimenticare i propri sogni perché essi fanno parte di noi, di quello che siamo e di quello che potremmo essere. Nel raggiungimento del mio traguardo, ne sono convinta, sono stata avvantaggiata dalla forza, dal coraggio e dalla determinazione che mi derivano dalla religione che pratico, il Buddismo di Nichiren Daishonin".

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