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Cronaca

Forno crematorio, progetto "dimenticato" dal 2014: Ceruti (M5S) prepara la sfiducia a Iantorno

Luca Ceruti Un nuovo fulmine rischia di abbattersi sulla giunta comunale di Como. Possibile "lanciatore" della saetta è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Luca Ceruti, mentre il bersaglio è l'assessore al Patrimonio, ma in questo caso...

Luca Ceruti

Un nuovo fulmine rischia di abbattersi sulla giunta comunale di Como. Possibile "lanciatore" della saetta è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Luca Ceruti, mentre il bersaglio è l'assessore al Patrimonio, ma in questo caso soprattutto ai Servizi cimiteriali, Marcello Iantorno (Pd). Sebbene l'ufficializzazione della mossa non vi sia ancora e anzi l'iniziativa sia rimasta finora coperta da ampio riserbo, sembra pressoché certo che Ceruti sia deciso a presentare a breve nei confronti dell'esponente della giunta Lucini una mozione di sfiducia (una cui dettagliatissima bozza è già pronta).

fumo-forno-crematorio-1Complessa e articolata la vicenda in questione, che riguarderebbe - almeno nell'ipotesi messa nero su bianco dal capogruppo M5S - l'inadeguato coinvolgimento di consiglieri, giunta e uffici nell'analizzare una proposta per il rifacimento del malandato forno crematorio di Como depositata ufficialmente in Comune addirittura il 14 giugno del 2014, ben due anni fa. Si sarebbe trattato di un progetto privato da realizzarsi tramite project financing e rispetto al quale - come prevede l'iter per casi simili - l'amministrazione avrebbe dovuto dare risposta (fosse essa di accoglimento o meno) ai proponenti entro 180 giorni dal protocollo della proposta.

Assessore Marcello Iantorno, presidente commissione elettorale Ma secondo la ricostruzione di Ceruti, però, di quel progetto non si sarebbe in realtà avuto alcuno sviluppo soprattutto per una condivisione insufficiente dell'iniziativa da parte dell'assessorato. In più, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso convincendo l'esponente dell'opposizione a preparare la mozione di sfiducia sarebbe stata un'intervista rilasciata proprio su queste colonne sempre da Iantorno il 6 aprile scorso (la trovate integrale qui).

Quel giorno, l'assessore ai Servizi cimiteriali annunciò un più recente deposito in Comune di un'altra proposta di privati specializzati nella realizzazione di impianti crematori, rispetto alla quale Iantorno in questo caso si dichiarò pronto a dare risposta nell'arco del canonico termine di 180 giorni o anche prima del termine. Come se non bastasse, Ceruti avrebbe documentato anche la scarsa o nulla conoscenza da parte del sindaco Mario Lucini, dell'esecutivo nel complesso e degli uffici della prima proposta protocollata in Comune nel giugno 2014. Sebbene alquanto dettagliate, per ora si tratta di accuse politiche alle quali è prevedibile che già nelle prossime ore l'assessore controbatterà con le proprie opposte argomentazioni.

Tornando al documento di sfiducia, per poter essere presentato e quindi essere discusso e votato (in forma segreta) dall'assemblea cittadina, la mozione dovrebbe raccogliere le firme dei due quinti dei consiglieri comunali. Va però ricordato che, una volta eventualmente ottenute le sottoscrizioni necessarie, se anche venisse poi approvata al momento del voto la mozione non avrebbe potere vincolante e dunque starebbe poi al sindaco decidere se revocare o meno l'assessore Iantorno.

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