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Le mani della 'Ndrangheta sui bar: dopo le condanne definitive il Comune di Cantù chiede i danni

L'amministrazione comunale chiede un risarcimento per "i fatti di piazza Garibaldi"

La Corte di Cassazione ha emesso la sentenza definitivo in merito alle condanne a carico degli imputati per “i fatti di Piazza Garibaldi”, vale a dire a carico di quelle figure legate alla 'Ndrangheta che avevano messo le mani su alcuni esercizi pubblici del centro di Cantù.

La giunta comunale canturina ha stabilito la necessità di dare seguito alla mozione per risarcimento danni approvata dal consiglio comunale nel 2018. “Si è finalmente chiusa questa triste pagina della storia della nostra Città - dichiara il vicesindaco Giuseppe Molteni - e l’esposizione della Quarto Savona 15 in questa ultima settimana sembra aver messo definitivamente un punto sul passato di Piazza Garibaldi. La legalità ha vinto e i cittadini hanno nuovamente preso possesso del cuore di Cantù. Tuttavia, ci sono fatti che non possono essere dimenticati o, peggio ancora, perdonati. Il ricorso degli imputati è stato finalmente respinto dalla Corte di Cassazione in via definitiva ed ora è giunto il tempo di dare seguito alle parole. Era il 2018 quando, come Lega Nord e con l’approvazione del consiglio comunale, avevamo proposto una mozione di risarcimento danni per i fatti di Piazza Garibaldi. Il danno d’immagine che la nostra Città ha subito, anche solo per il semplice appellativo che i media hanno attribuito ai “protagonisti” dei fatti in questione, è stato incalcolabile”.

Era, infatti, il 17 dicembre 2018 quando l’oggi Assessore alla Sicurezza, Maurizio Cattaneo, presentava una mozione per “valutare la possibilità di azione per la richiesta di risarcimento danni riguardo ai fatti di Piazza Garibaldi Cantù. Mozione che fu, in seguito, approvata dal Consiglio Comunale. “Oggi - conclude Molteni - non ci sono più dubbi: hanno cercato con paura e violenza di mettere le mani sulla nostra Città. Già la sentenza di primo grado aveva condannato nove imputati a una pena complessiva di oltre un secolo, ma la firma definitiva è giunta ora, a distanza di 5 anni, dalla Cassazione. La Giunta si è quindi mossa per individuare un avvocato al quale conferire il mandato di risarcimento danni. Cantù continua a dare segnali di forte legalità e la sicurezza dei nostri cittadini è prioritaria”.

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