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Apre a Como l'Osteria Brillo, il locale serale che mancava in città

L'obiettivo è quello di puntare naturalmente alla qualità: nel bicchiere, nel piatto e anche nel giradischi 

Un nuovo locale che sembra avere tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento in città per chi vuole bere un bicchiere di buon vino dopo il lavoro ma anche e soprattutto per cenare come ci si aspetta in una giovane osteria che non ha dimenticato la tradizione. Stiamo parlando dell'Osteria Brillo, a due passi dal centro storico di Como, in quella via dei Partigiani che corre lungo l'ala destra della Casa del Fascio.

A gestirlo troverete Alessandro Donegana e Katia Vigorelli, che già vantano una lunga esperienza nella ristorazione: "Abbiamo iniziato nel 2011 gestendo il Crotto di Piazzaga, nel piccolo borgo montano sopra Torno. Siamo rimasti lì per 5 anni, mettendo insieme la nostra passione per la montagna a quella per la ristorazione. Un'esperienza bellissima ma estrema alla quale abbiamo dato seguito con Cascina Respaù nel 2016. Un posto di cui ci siamo subito innamorati  perché ci dava la possibilità, a noi che siamo amanti dei viaggi, di gestire, oltre alla trattoria, anche l'ostello. Quindi ci siamo trovati ad avere a tavola sia i turisti che pernottavano, perlopiù stranieri, sia i clienti abituali che venivano da Como per mangiare. Tutti insieme hanno contribuito a creare un'atmosfera che ci ha regalato molte soddisfazioni".

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"Arrivando da una cucina prettamente montana, alla Cascina Respaù  - ricordano Alessandro e Katia - ci siamo subito reinventati proponendo le nostre contaminazioni alle varie tradizioni regionali. Piccole ricette riviste con tecniche moderne, pur rimanendo rigorosi sulla preparazione: tutto fatto a mano, pasta fresca, niente dadi, cura nella scelta delle materie prime. Siamo cresciuti in fretta ma poi è arrivato il Covid e sono stati due anni disastrosi. Così, anche per la troppa burocrazia imposta dal Comune (proprietario delle mura della Cascina Respaù, ancora chiusa dopo due anni, ndr) a fine 2021 abbiamo deciso di abbandonare questa esperienza. Ci siamo così fermati per un po' di tempo e finita questa pausa sabbatica abbiamo aperto un pop-up a Erba con i vini naturali, abbiamo cucinato in alcune strutture private per gli stranieri, pensando che alla fine questa potesse essere la nostra nuova strada. Però, dopo aver lavorato qualche mese anche per altri, abbiamo capito che avevamo bisogno di avere una nostra osteria per portare l'idea di natura in città". 

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"E così - aggiungono Alessandro e Katia - a inizio del gennaio di quest'anno, dopo avere visto decine di locali a prezzi impossibili, è saltata fuori questa occasione in via dei Partigiani alla quale abbiamo lavorato diversi mesi per fare del Brillo l'osteria che avevamo in mente. L'idea è appunto quella di ripartire da dove ci siamo fermati per crescere ancora, ovvero la cucina di Cascina Respaù appena appena rivisitata per allargare in città il nostro bacino di clientela. Vogliamo che Brillo sia percepito per quello che è, un'osteria dove si può venire anche solo per bere un bicchiere di vino e non il solito ristorante che non ti dà il tavolo per l'aperitivo perché preferisce tenerlo per chi cena. No, tu vieni qui e dalle 17 in poi decidi se fare uno snack, un aperitivo, mangiare un piatto, cenare. Il tutto sempre in compagnia di un po' di buona musica, anche ascoltata dai vinili, in un clima conviviale soprattutto nel nostro salottino. Cercheremo di tenere aperta la cucina con un orario serale elastico, tutti i giorni, domenica esclusa, mentre per ora a pranzo saremo chiusi. Abbiamo 40 posti tra quelli all'interno del Brillo e quelli nel piccolo cortile esterno".

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A noi piace molto lavorare con i turisti con loro deve nascere uno scambio reciproco. Loro ti danno molto e per noi farli felice è una grande soddisfazione, anche perché capiscono subito qual è la nostra idea di cucina. Vogliano ricreare anche qui un ambiente dove si sentano accolti e non sfruttati, sia dal punto di vista umano sia da quello gastronomico. Un'idea - concludono Alessandro e Katia - che vale ovviamente anche per tutti gli altri clienti che spero trovino qui da Brillo quel luogo dove stare bene e tornare abitualmente. Poi ci sono i vini naturali, un concetto al quale ci siamo appassionati anche grazie ai ragazzi di Enoteca Liquida. Un mondo giovane, fresco e certamente rispettoso della natura e dei prodotti salutari. E quindi cercheremo di essere il primo locale in città che punta tutto sull'idea di vini senza trucco. L'obiettivo è quello di puntare alla qualità: nel bicchiere, nel piatto e anche nel giradischi". 

Noi lo abbiamo provato il giorno dopo l'inaugurazione e siamo già pronti a dire che, sia per la qualità dei piatti, che davvero mette in risalto tutta la passione di chef Alessandro, sia per la scelta dei vini, Osteria Brillo è davvero il locale che mancava in città. Anche i prezzi sono assolutamente adeguati alla ricerca delle materie. Consigliatissimo. 

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