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Chiara Ferragni, quanto costano le due mega case a Milano e Como: svelati i costi "della crisi"

Collaborazioni a rischio e anche la possibilità che Fenice, una delle sue società, perda valore

Periodo critico per Chiara Ferragni e le sue aziende dopo lo scandalo Balocco. Molti i contratti di lavoro in bilico, e dopo Safilo e Coca-Cola anche Monnalisa, il brand con il quale Ferragni realizza i capi per bambini, starebbe valutando se lasciare l'influencer o meno. Ferragni e Alessandra Balocco, ad dell’omonimo gruppo dolciario, sarebbero indagate per truffa aggravata e questo peggiora ulteriormente la posizione dell'influencer. 

Chiara ha prontamente replicato, tramite comunicato stampa: "Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare". Ma questo potrebbe non bastare a rasserenare gli animi di investitori e partner.

Secondo il quotidiano Domani il valore di Fenice, la società che gestisce il brand Ferragni, potrebbe crollare: era stata valutata per 75 milioni di euro solo pochi mesi fa. Questa cifra era stata resa nota in un comunicato stampa della holding Alchimia in occasione della comunicazione della vendita "ai fondi di Avm gestioni di una quota della stessa Fenice. L’operazione, definita all’epoca 'exit parziale' riguardava poco più della metà del 40 per cento intestato ad Alchimia, guidata dall’imprenditore romano Paolo Barletta". Ma nei giorni scorsi sarebbe iniziate "a circolare con insistenza voci di una possibile revisione dei termini finanziari di un’operazione che nel giugno scorso era stata data per conclusa". Il motivo non è difficile da trovare: il caso pandoro Balocco ha duramente danneggiato l'immagine e la reputazione dell'influencer e delle sue aziende. E i grandi marchi quotati in borsa non si possono permettere collaborazioni con personaggi rischiosi.

Le cifre spese per le due abitazioni a Como e Milano

Per comprendere quanto, prima dello scandalo pandoro, fossero salubri le casse dei Ferragnez, e in particolare quelle di Ferragni, basta scoprire quanto sono costate la super villa sul Lago di Como e l'appartamento su tre piani a Milano, nel quartiere Citylife. Secondo Domani in totale Chaira e Federico Lucia avrebbero sborsato 18 milioni di euro. 

L'attico nella torre Libeskind sarebbe "costato 9,7 milioni, circa 10,8 milioni Iva inclusa". La casa con parco, piscina e una favolosa vista sul lago di Como, invece, è stata comprata per "7 milioni di euro". Le due proprietà inoltre sarebbero intestate la prima "a una società di Chiara", la seconda invece "alla famiglia del marito Fedez".

I contratti a rischio

Fenice in questi anni ha incassato royalties milionarie merito degli accordi di licenza per il brand Ferragni siglati anche con aziende di moda quotate in borsa. E oltre a Monnalisa anche Aeffe, tramite cui vengono realizzati i capi di intimo e i costumi da bagno, starebbe pensando se lasciare o meno l'influencer sfruttando le clausole che riguardano la "buona condotta” dei contraenti".

Nel 2022 Fenice ha raddoppiato i profitti passando da 1,9 a 3,4 milioni e i ricavi sono passati da 6,4 a 14,2 milioni. TBS Crew è l'altra azienda di Ferragni che si occupa del blog e dell'e-commerce di The Blonde Salad nel 2022 è passata da 7,1 a 14,6 milioni, con profitti pari a 5,1 milioni (l'anno precedente erano 1,7 milioni).

Fonte: Today.it

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