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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Allarme medici di famiglia, a Como ne mancano 64

Orsenigo, Pd : "Le cure primarie non sono una priorità del centrodestra lombardo"

Da un parte l'assessore Letizia Moratti che ha agitato con le sue dichiarazioni il già difficile equilibrio tra i medici di base e Regione, dall'altra il Pd che attacca nuovamente la giunta Fontana sulla gestione della cure primarie. Queste le dichirazioni allarmanti del consigliere regionale Angelo Orsenigo, centare in particolare, come di sua conpetenza, sul nostro territorio: “A Como mancano 64 medici di base. È un’emergenza vera, reale, per migliaia di persone. Non una “percezione” legata a una questione di organizzazione o orari lavorativi, come vorrebbe far credere Regione Lombardia.  I medici di base vanno ringraziati per il loro lavoro, specialmente dopo aver rappresento il primo baluardo durante l’ondata Covid” 

“Quello della carenza dei medici di base è un problema che come Partito Democratico denunciamo da anni. Abbiamo chiesto più volte alla Regione di intervenire, favorendo la formazione di nuovi medici e dando incentivi, come la messa a disposizione degli spazi per lo studio medico e di personale infermieristico e di segreteria, per andare a coprire le aree montane, periferiche e comunque maggiormente sguarnite. Purtroppo, evidentemente, le cure primarie non sono una priorità del centrodestra lombardo, che da Formigoni a Fontana, passando per Maroni, ha sempre puntato tutto sui grandi ospedali e sulla concorrenza tra sanità pubblica e sanità privata, mortificando e impoverendo la medicina di territorio”.

“I cittadini devono sapere che se durante i drammatici mesi del 2020 ci siamo trovati impreparati non è per un caso, ma frutto di errori di programmazione e di organizzazione.  Oggi in Regione stiamo per affrontare la revisione della sanità lombarda, ma viste le parole della vicepresidente, già si capisce chiaramente che non ci saranno i cambiamenti di cui i lombardi avrebbero bisogno. Noi lotteremo in tutti i modi affinché il sistema cambi nella sostanza, non solo nell'apparenza” conclude il consigliere comasco.
 

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