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Chi c'è dietro RapiGoverno, sospetti su un candidato che ha sostenuto Minghetti. Lui smentisce: "E' un malinteso"

La pagina satirica anti-Rapinese ha pubblicato un post (poi modificato) che sembrava rivelare l'identità del suo gestore. Ecco cosa è successo

Ha suscitato indubbiamente molta curiosità la pagina Facebook RapiGoverno, il cui scopo dichiarato è criticare con ironia l'amministrazione comunale del sindaco Alessandro Rapinese. Da circa un anno la pagina pubblica post a volte divertenti, altre volte di dubbio gusto, ma sempre con il proposito di porre l'attenzione sui difetti, sulle mancanze o sui veri o presunti errori commessi dalla giunta di Palazzo Cernezzi. Il tutto sempre e rigorosamente nell'anonimato. Ed è proprio l'anonimato ad avere suscitato la curiosità di tutti coloro che leggono i post di RapiGoverno, siano essi avversi all'amministrazione di Rapinese o suoi sostenitori. 

Recentemente a qualcuno è apparso intravedere una crepa nel muro dell'anonimato, tanto ampia da lasciare trapelare il nome del gestore della pagina (o di uno dei gestori). Ecco cosa è successo.

Stando alla cronologia delle modifiche di Facebook, venerdì 27 ottobre alle ore 17.33 la pagina RapiGoverno pubblica lo screenshot (riportato qui sotto) di un post pubblicato dal sindaco Rapinese nella sua pagina ufficiale. Lo screenshot mostra nel campo dei commenti (e in inglese) la frase "commenta come Lorenzo Pedretti".

Screenshot RapiGoverno

A rigor di logica solo Pedretti può aver tratto quello screenshot. Meno di un'ora dopo (precisamente alle 18.18) l'immagine dello screenshot viene ritigliata e il nome di Lorenzo Pedretti scompare dal post di RapiGoverno. Nel frattempo, però, qualcuno ha fatto in tempo a fare un fermo immagine del post di RapiGoverno prima della modifica. La fantomatica pagina "A stato il Rapi" pubblica il fermo immagine e più di una persona pensa che finalmente sia stato rivelato il nome del gestore della pagina di RapiGoverno. 

Lo stesso Pedretti ai microfoni di QuiComo ha dichiarato di essere stato contattato da più di una persona che gli ha chiesto conferma. Lui smentisce categoricamente: " Certo, lo screenshot lo avevo fatto io e lo avevo mandato a RapiGoverno. Loro lo hanno pubblicato senza notare che si leggeva il mio nome, quindi quando alcune persone mi hanno chiamato per dirmi che appariva il mio nome nel post di RapiGoverno lasciando intendere che fossi io a gestire la pagina satirica, mi sono affrettato a contattare attraverso RapiGoverno su Messanger chiedendone la rimozione".

A prova di quanto affermato Pedretti ha fornito a QuiComo gli screenshot della conversazione con RapiGoverno, dai quali però appaiono delle incongruenze (almeno apparenti) riguardo agli orari. Nella conversazione si vede l'orario in cui Pedretti avrebbe inviato a RapiGoverno lo screenshot del post di Rapinese: ore 18.25, cioè quasi un'ora dopo in cui è apparso il post su RapiGoverno. La richiesta di rimozione l'avrebbe inoltrata poi alle 18.42, ricevendo risposta alle 19.17 ("Scusa, sì togliamo subito"). Nella cronologia delle modifiche del post di RapiGoverno si legge che il post è stato pubblicato alle 17.33 e poi modificato alle 18.18. Ma come è possibile se stando alla conversazione tra Pedretti e RapiGoverno l'ex candidato comunale ha inviato alla pagina satirica lo screenshot del post di Rapinese alle 18.25?

Neanche Pedretti sa dare una risposta certa: "E' tutto sfalsato di un'ora, credo dipenda da Facebook o da qualche questione relativa ai fusi orari". Una delusione, quindi, per chi credeva che fosse stato svelato il nome di colui che sta dietro a RapiGoverno. E non stupisce, a dire il vero, neanche il fatto che Pedretti possa avere segnalato a RapiGoverno un post di Rapinese sul quale fare ironia, visto che lo stesso Pedretti sulla propria pagina personale non ha mai fatto mistero delle sue critiche all'attuale amministrazione. Del resto si era candidato a sostegno di Barbara Minghetti.

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