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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Vini e Vinili, Foreste Invisibili e Tirlindana: la ricetta live di Nerolidio Music Factory

Spazio anche alle giovani Locuste

Una notte di racconti, di musica e vino. Ma soprattutto di grande partecipazione in uno dei luoghi più vivi ed energici della città, il Nerolodio Music Farm. Ad animarla una doppia presentazione: la ristampa aggiornata di Vini e Vinili, 33 giri di rosso, il saggio che ha aperto la trilogia scritta da Maurizio Pratelli per Arcana, e il nuovo album dei Tirlindana, Foreste Invisibili, sempre guidati dal leader, chitarrista e cantante Andrea Solinas. Moderati dal giornalista Fabio Borghetti, i due autori hanno raccontato al pubblico la genesi dei loro lavori e di come si sono ritrovati dopo una magnifica serata a Naggio organizzata da Luca Crosta. Da qui l'idea di riproporre insieme un libro e un disco che hanno la stessa appassionata anima. Sul palco anche Lidia Carbonetti, protagonista di uno dei "fuorigiri" di Vini e Vinili, un volume che ha messo sulla stessa strada cantautori e vignaioli, canzoni e vini rossi

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In un appuntamento che ruotava intorno alla musica in abbinamento al vino, nello specifico il Dolcetto naturale di Rocco di Carperneto, non potevano mancare due esibizioni live. La prima è stata quella offerta dalle Locuste, giovanissima band composta da Lucrezia Spazzoli. voce, Federico Timajo, chitarra, Andrea Iacovazzi, chitarra, Mattia Celio, batteria, Nicolò Vintani, tastiere e Letizia Lando, basso. Al pubblico hanno proposto alcune cover, come Creep dei Radiohead e un loro brano inedito, Eppure boh.

Il finale tutto dedicato al concerto "Senza Spine" dei Tirlindana, che hanno quindi presentato anche in forma live il loro Foreste invisibili. Una performance molto apprezzata dalla platea, durante la quale, ancora una volta, Andrea Solinas ha messo in mostra le sue notevoli qualità vocali e di presenza scenica. Grande intensità di un solido gruppo completato da Francesco Farsoni alla batteria, Paolo Carnevali alla chitarra, Marco Oliveri al basso e Giulia Martini al violino.  Ma soprattutto una serata che ha dimostrato l'ottima risposta del pubblico in uno dei locali più duttili della città: bello, accogliente e sempre disponibile a raccogliere momenti di condivisione capaci di offrire e mettere in relazione passioni senza tempo. 

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