Nada live al Lake Como Varenna Festival
Quel che sorprende di Nada, in concerto il 30 luglio per il Lake Como Varenna Festival, non è che abbia vinto Sanremo nel 1971 con Il cuore è uno zingaro ma piuttosto che non abbia mai ricevuto la Targa Tenco per uno dei suoi album. Ma non è un caso: dal 1984 a oggi solo una donna, Carmen Consoli nel 2010, ha vinto la Targa Tenco. Pur senza scomodare le quote rosa, qualche riflessione occorre però farla. Di sicuro in passato il retaggio culturale italiano non ha mai favorito l’universo femminile, condannato per decenni a comparse del tutto marginali nel mondo della musica d’autore. Molte interpreti ma pochissime autrici. Oggi, che le cantautrici sono molte, la loro poca visibilità non è più una questione di sesso ma di genere, nel senso che il cantautorato “classico” non sta certo vivendo la sua stagione migliore.
Nada sembra certificarlo nel 2019 con un album dal titolo quasi profetico: È un momento difficile, tesoro. Le difficoltà ovviamente non sono soltanto musicali, i guai di questa stagione sono tanti è hanno obbligato anche Nada a guardarsi dentro; una ricerca interiore che ha portato alla consapevolezza che c’è un mondo meraviglioso minacciato ogni giorno dalla sofferenza dei più deboli, dall’egoismo, dalla miseria dell’uomo. “E metropolitane chiuse per lavori in corso, per un colpo di stato che è scoppiato all’improvviso, è saltata in aria un’auto è saltato in aria il mondo, quante immagini insanguinate, quante strade rivoltate, quanti colpi, quante botte, quante anime distorte in questa storia che va verso la sua sorte”.
Ma nella crudezza di questa triste realtà, Nada è ancora capace di vedere una via d’uscita che passa sempre per la stessa porta rossa: “In un tramonto un po’ speciale che all’improvviso ti si apre il cuore”. Ci si ritrova molto in questo passaggio che chiude una delle canzoni più belle dell’album, Lavori in corso: se non sappiamo fermarci di fronte alla bellezza di un tramonto, di una luna in piena, del mare o di un cielo infiammato dalle stelle, qualcosa si è spento per sempre. Aderente alla realtà che stiamo attraversando, Nada canta questi giorni con la pienezza del suo vissuto e il vigore di una trentenne. Se il titolo è il manifesto di questi tempi moderni, le sue canzoni ci fanno sentire ancora vivi e in movimento: “E la vita va leggera come l’anima nella sera, che ha perso la sua strada ma cerca un’atmosfera”.
Non da meno, e ovviamente ancora snobbato dal Tenco che al oltre la cinquina non ha premiato Nada, lo splendido ultimo lavoro: La paura va via da sé se i pensieri brillano.Nada affronta i sentimenti che infuocano la sua anima, con un lavoro di continua indagine su di sé, ma è anche sferzante nella sua indignazione per un mondo sempre più indifferente e disumano. Gioia, inquietudine, amore, paura; lo Ying e Yang che alberga in tutti noi, messo a nudo e offerto in un rito laico di condivisione. È riconoscibile, autentica, con testi immediati e senza abbellimenti, che vanno al cuore, all’essenziale. Da quando Nada ha virato la boa del terzo millennio con L'amore è fortissimo e il corpo no, non ha mia sbagliato un disco toccando spesso vertici assoluti della canzone d'autore dal sapore rock, quello che più si avvicina ai migliori lavori di PJ Harvey (John Parish ha dato una mano a entrambe) senza però mai dimenticare l'anima ciampiana che ha sempre guidato la musica di Nada.