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Cronaca

Veronelli: "Commissione urgente sul centro di cottura unico". Roberta Marzorati e le 10 domande

Diventa un caso politico l'annunciato progetto dell'assessore alle Politiche Educative, Silvia Magni, di concentrare entro il dicembre 2016 le 17 cucine in servizio oggi nelle scuole cittadine in un unico centro cottura nell'istituto di via Isonzo...

Diventa un caso politico l'annunciato progetto dell'assessore alle Politiche Educative, Silvia Magni, di concentrare entro il dicembre 2016 le 17 cucine in servizio oggi nelle scuole cittadine in un unico centro cottura nell'istituto di via Isonzo. Oltre alle proteste di genitori e insegnanti - autori di un raccolta firme per fermare il progetto che ha già raccolto oltre un centinaio di firme - ora il dibattito si sposta in consiglio comunale. Oggi, infatti, la consigliera di Forza Italia Anna Veronelli, assieme ai colleghi Marco Butti (Fratelli d'Italia) e Luca Ceruti (M5S), ha chiesto la convocazione urgente della Commissione comunale deputata per affrontare il tema in sede istituzionale. Nello specifico, è stata richiesta l'audizione dell'assessore Magni e della collega di giunta Daniela Gerosa (per gli aspetti legati ai lavori in via Isonzo), oltre che dei dirigenti e tecnici di riferimento.

Anna VeronelliMa Veronelli, Butti e Ceruti non sono i soli ad aver affrontato lo scottante argomento. Infatti, incassato anche il sostegno del consigliere di Ncd Enrico Cenetiempo, va sengnalata anche la presa di posizione della consigliera della Lista Per Como, Roberta Marzorati. La quale innanzitutto pone il dubbio sulla tempistica dell'iter annunciato dalla giunta due giorni fa ("Se questa è assolutamente la strada che si vuol intraprendere forse è il caso di agire in modo graduale per poter saggiare la possibilità di usare un unico punto cottura prima di smantellare tutte le 17 attuali cucine"; portare inizialmente a Prestino solo la cucina per le 18 scuole che già non hanno il punto cottura interno così da saggiare le possibilità di cucinare per circa 1500/1800 pasti e non subito per 4500").

marzorati-roberta-26gen15-2Poi Marzorati pone una serie di interrogativi a suo avviso ancora da chiarire, destinati molto probabilmente a confluire in un'interrogazione scritta per l'esecutivo di Palazzo Cernezzi: "Quanti dei 17 attuali punti cottura non sono a norma? È possibile cucinare 4.500 pasti in un'unica struttura garantendo pasti buoni? Dove finiranno le cuoche ora in servizio? Quali sono i refettori che attualmente non possono garantire a tutti i bambini il servizio mensa per mancanza di spazio e che quindi potrebbero usufruire di quello occupato dalla cucina? Quanto costa attualmente al Comune un pasto e quanto costerebbe con l'unico punto cottura? Ci sarebbe una differenza tale da giustificare il peggioramento ovvio del servizio? Come si comportano nelle altre città? Un unico punto cottura x 4500 bambini? Forse con punti di cottura ma con quale rapporto punto cottura e numero bambini? Qual è il deficit del comune a causa del mancato pagamento di rette? In che proporzione potrebbe incidere su questa decisione?".

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