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Cronaca

Vergogna

La parola è oggettivamente abusata. Anche da queste parti, senza dubbio. Quindi le righe di questo articolo saranno ridotte al minimo. Ma davanti alla foto impietosa che ci ha inviato un affezionato lettore - a cui ne abbiamo aggiunte altre...

La parola è oggettivamente abusata. Anche da queste parti, senza dubbio. Quindi le righe di questo articolo saranno ridotte al minimo. Ma davanti alla foto impietosa che ci ha inviato un affezionato lettore - a cui ne abbiamo aggiunte altre scattate pochi minuti dopo - il termine "vergogna" riferito alla stazione San Giovanni resta sì abusato ma nel contempo sacrosanto. E questo tralasciando tutte le pecche storiche dello scalo di una città che probabilmente quest'anno batterà ogni record di arrivi turistici (anche da lì, immaginiamo) e che è candidata ad essere capitale italiana della cultura.

Bastano, dunque, tre flash: il primo, che coincide con la segnalazione del lettore, è quel misero espositore vuoto che in teoria dovrebbe offrire materiale informativo sulle linee dirette a Expo (meta, per inciso, non proprio impensabile per un turista o un comasco in partenza da Como San Giovanni); il secondo è la scoperta che nel cuore d'agosto, esattamente dal 10 e fino a domani, la biglietteria della Como-porta-d'Europa è rimasta chiusa il sabato e la domenica (e negli altri giorni lo sportello ha aperto alle 9, chiuso alle 12, riaperto alle 13 e alle 17 stop, tutti dirottati in edicola o alle macchinette non sempre funzionanti); il terzo riguarda l'ascensore mai attivato che dovrebbe porre fine all'umiliazione dei viaggiatori costretti a trasportare da un capo all'altro della stazione i propri bagagli facendo fior di rampe di scale. Un beffardo cartello recita "In fase di collaudo". Un collaudo che dura da almeno 4 mesi (qui una prova) e che, in realtà, il sindaco Mario Lucini poche settimane fa "smascherò" parlando addirittura di un errore di dimensione dell'ascensore installato nel vano e per questo inutilizzabile. E comunque, se collaudo finirà, sarà a estate di Expo finita. Meglio tardi che mai, ma sempre troppo, scandalosamente tardi.

Vergogna. Punto.

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