Muro di plastica davanti al lago: l'ospedale da campo in piazza Cavour va bene?
Lunedì tornerà in consiglio comunale a Como il nuovo regolamento per l'occupazione del suolo pubblico. Si parlerà di tariffe ma soprattutto dei temi caldissimi di queste ore. Ossia - tra le altre cose - del nuovo divieto di esporre all'aperto menu...
Lunedì tornerà in consiglio comunale a Como il nuovo regolamento per l'occupazione del suolo pubblico. Si parlerà di tariffe ma soprattutto dei temi caldissimi di queste ore. Ossia - tra le altre cose - del nuovo divieto di esporre all'aperto menu riportanti le immagini dei piatti e dei nuovi vincoli per gli esercenti in tema di tende, arredi e fioriere (tutti improntati a criteri di omogeneità di colori e materiali, con obbligo di costosi adeguamenti entro fine anno per i locali). Una filosofia indirizzata, secondo il Comune, a rendere il centro di Como più elegante, attraente e adeguato al contesto storico e architettonico tutt'intorno. Benissimo.
Il punto è come sia possibile che nel momento in cui il Comune impone un giro di vite in gran parte meramente estetico agli esercenti e titolari dei locali del centro, oggi si potesse assistere a quella rinfusa di tendaggi di plastica, spiegazzati, svolazzanti e - soprattutto - completamente oscuranti il lago per chi veniva dai Portici Plinio. Un muro bianco e di plastica, esteticamente fuori da qualsivoglia canone estetico.
Ma allora, in questa giungla, chi decide cosa sta bene e cosa no (e con quali criteri) nel tanto decantato centro storico di Como?
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