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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Spese pazze, 4 a processo. Gaffuri: "Rimetto il mandato al partito". Bianchi: "Sereno"

E' arrivato il rinvio a giudizio per la vicenda delle cosiddette "spese pazze" con relativi rimborsi indebiti pagati dalla Regione per migliaia di euro. Tutti gli esponenti al Pirellone dovranno affrontare il processo a Milano: si tratta dei...

E' arrivato il rinvio a giudizio per la vicenda delle cosiddette "spese pazze" con relativi rimborsi indebiti pagati dalla Regione per migliaia di euro. Tutti gli esponenti al Pirellone dovranno affrontare il processo a Milano: si tratta dei consiglieri regionali comaschi in carica Luca Gaffuri (Pd) e Dario Bianchi (Lega, che afferma "di essere sereno, anche perché altrove i processi si sono conclusi con archiviazioni e assoluzioni"). Coinvolti nell'inchiesta anche Giorgio Pozzi e Gianluca Rinaldin (entrambi ai tempi delle vicende, 2010-2012, nel Pdl).

Luca Gaffuri, che tempo fa disse che in caso di rinvio a giudizio si sarebbe dimesso, oggi afferma: "Mantengo fiducia nella magistratura e sono convinto che in questa seconda fase avrò la possibilità di dimostrare che le spese sostenute sono state tutte legittime e legate al mio ruolo di capogruppo. Comunque ora rimetterò il mio mandato nelle mani del segretario regionale Alessandro Alfieri e della segretaria provinciale Savina Marelli. Credo sia giusto tocchi a loro valutare la situazione e decidere come procedere". In totale, il giudice per l'udienza preliminare di Milano Fabrizio D'Arcangelo ha rinviato a giudizio 56 ex consiglieri lombardi accusati a vario titolo di peculato e truffa per le presunte spese 'allegre' con i rimborsi regionali. Altri tre sono stati condannati in abbreviato a pene tra i 18 e i 24 mesi. Tre prosciolti e un assolto. Il processo inizierà il primo luglio e riguarderà, tra gli altri, Renzo Bossi, Nicole Minetti, gli ex assessori Colozzi, Buscemi e Boscagli e l'ex presidente del consiglio regionale Davide Boni.

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