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Cronaca

"Più Patria, meno porchetta": la rabbia e l'amore di un lettore per il piroscafo paralizzato

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'appello-sfogo di un nostro lettore, Nicola Guarisco, sul presente e sul futuro dello storico Piroscafo Patria. Il gioiello storico della navigazione lariana, dopo anni di oblio e un travagliatissimo...

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'appello-sfogo di un nostro lettore, Nicola Guarisco, sul presente e sul futuro dello storico Piroscafo Patria. Il gioiello storico della navigazione lariana, dopo anni di oblio e un travagliatissimo restauro costato oltre 3 milioni, ora è ormeggiato davanti a Villa Olmo in attesa di un utilizzo vero e proprio che nessuno - né la Provincia che ne è proprietaria, né la Navigazione - sembra in grado di dargli. Spinto dall'amore per il piroscafo, ecco il grido di dolore (o lo sprone, vedendola in positivo) del nostro lettore. Nella speranza che - letteralmente - intorno al Patria si smuovano le acque. Di seguito, la lettera di Nicola Guarisco.

patriaE’ incredibile, assurdo, sono davvero arrabbiato! Non è possibile che sul lago più famoso del mondo, durante Expo, una nave storica che farebbe impazzire i turisti sia ferma! Molta gente crede che farla navigare sia anti-economico, ma sapete che non è vero? E’ una bufala che giustifica l’incapacità degli amministratori lariani di unirsi per valorizzare il territorio. Muovere il Patria costa 500 euro all’ora, ma con 200 biglietti da 15 euro si incasserebbero 3000 euro, cioè il triplo del costo di esercizio per una crociera di due ore.

Sono sicuro che facendo partire questa splendida imbarcazione dal pontile n.5 (sul lungolago Trento), nelle ore più affollate dei weekend, ci sarebbe la coda per salire! Basta trovare un accordo con la Navigazione laghi e fare pubblicità con depliant e siti internet insieme agli albergatori, Amici di Como, ecc. Ci sarebbe un guadagno netto anche con meno di 200 biglietti, senza contare che si potrebbe fare scalo ai pontili privati di Villa d’Este e del Casta Diva di Blevio per imbarcare anche gli ospiti degli alberghi.

L’accordo con la Navigazione consiste nell’uso del pontile di Como e nella cessione temporanea del personale di guida, ossia 6-7 persone che sarebbero occupate solo 16 ore al mese. Inaugurazione del Patria davanti a Villa OlmoNel dettaglio, si tratta di mini-crociere senza scali da effettuare almeno sabato e domenica pomeriggio (otto volte al mese), da marzo a ottobre; si costeggiano le ville a breve distanza dalla riva, fino a centro lago, e poi si ritorna nell’arco di due ore o poco più. A bordo, ogni passeggero avrebbe a disposizione una guida pieghevole multilingue. Stop, non è necessario organizzare concerti o chissà quali altre cose che aumenterebbero i costi di gestione. Al massimo si potrebbero usare cd di musica classica con brani composti dagli autori che soggiornarono nelle ville, tramite l’impianto stereo di bordo (questo sarebbe bello di sera). A Como, prima della partenza, ci sarebbe un gazebo con magari due ragazzi universitari multilingue, che inviterebbero la folla del lungolago Trento a salire a bordo, mentre il fischio del Patria farebbe il resto. E’ così che si fa turismo, ed è questo che forse sognava Piercesare Bordoli. Inoltre, in caso di leggera pioggia la gita non sarebbe rovinata, anzi, sono sicuro che aumenterebbe ancor più il fascino “romantico” che i turisti cercano. Basterebbe stendere sui ponti scoperti due tendoni (impermeabili), che il Patria ha sempre avuto in passato.

panchina-casetta-2Dobbiamo immedesimarci nella mentalità degli stranieri. Sul famoso Lake Como non esiste niente di meglio che costeggiare le ville e i vecchi borghi a bordo delle navi a ruote! Sarebbe una manna per i turisti, che vengono qui proprio per la poesia del Lario. Per quale altro motivo pensate che vengano qui?

Invece, sul lungolago, al posto del Patria c’è una casetta per la sagra della porchetta!

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