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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Piazza Grimoldi, dal progetto esecutivo spariscono fontana e alberi

Il potere temporale dei Papi, per ora, ha vinto. Ma, pare di capire, potrebbe essere soltanto un 1-0 in casa alla fine del primo tempo. Ne resta un secondo, batterà il Comune di Como. Vedremo, si parla di un possibile pareggio a tavolino...

Il potere temporale dei Papi, per ora, ha vinto. Ma, pare di capire, potrebbe essere soltanto un 1-0 in casa alla fine del primo tempo. Ne resta un secondo, batterà il Comune di Como. Vedremo, si parla di un possibile pareggio a tavolino.

Fumisterie giornalistiche a parte, la notizia secca è questa: dal progetto di riqualificazione di piazza Grimoldi spariscono definitivamente alcuni elementi centrali del lavoro che vinse il concorso comunale, quello dell'architetto Stefano Seneca. Al quale, per quanto abbiamo potuto accertare su un tema però delicatissimo, Palazzo Cernezzi avrebbe dato formalmente il mandato per presentare il progetto esecutivo non soltanto senza la fontana circolare tra Broletto e Chiesa di San Giacomo (smantellata furiosamente da una Curia mai così attenta allo sviluppo della cittò). Sparirà anche il filare di alberi (carpini) previsto accanto al Broletto. Inutile dire che anche l'arredo urbano per i cittadini, ossia le sedute contemplate ai bordi della fontana, non saranno contenute negli elaborati utili all'appalto finale. Insomma, dopo un gara pubblica, dopo la conferenza stampa di presentazione, dopo la mostra pubblica degli elaborati in Biblioteca, dopo infiniti tentativi di mediazione, alla fine gli input partiti dal Vescovado con destinazione Soprintendenza hanno avuto la meglio. E così il progetto esecutivo che a breve presenterà l'architetto Seneca - incolpevolmente schiacciato nel braccio di ferro amministrazione-preti - sarà, almeno per piazza Grimoldi, pressoché completamente nudo, con la proposta di rifacimento della pavimentazione e non molto altro visto che alberi e fontana erano elementi centrali (anche fisicamente) dell'idea. Il motivo di queste modifiche? Incomprensibile ai più ma giustificato dalla Curia con teorici "gravi scompensi di ordine pratico, liturigico, storico, archeologico” all'area. Non è citato il tema dei posti auto utilizzati spesso da ospiti e frequentatori del Vescovado, ma anche quello rientra in pieno (e comunque qui trovate un pezzo molto completo apparso su Qtime.it). La sostanza, alla fine, è stata che la Soprintendenza, dopo aver approvato il progetto, ha ceduto alle insistenze della Curia e fatto proprie le sue rimostranze, di fatto dando parere negativo in extremis al progetto per piazza Grimoldi così come uscito vincitore dal concorso comunale. Ora, come detto, si è al (mezzo) epilogo.

Nonostante sgambetti e tensioni, in Comune la pazienza su questo tema pare non sia ancora finita. E, anzi, sembra vi sia una ulteriore disposibilità a incontrare la Soprintendenza e la Curia stessa per valutare il completamento successivo della piazza denudata a due passi dal Duomo. In sostanza, Seneca presenterà il progetto spogliato. Su quello - tenendo presente che la volontà di Palazzo Cernezzi è appaltarlo entro l'estate - si tenterà una ricostruzione ex novo degli arredi pubblici, gradita a tutti. Sarà il famoso secondo tempo di cui si parlava in avvio. Una brutta partita, comunque.

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