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Cronaca

Gaffuri e il fronte No Pedaggio: "Tangenziale monca, senza secondo lotto assurdo pagare"

"La battaglia è e deve essere trasversale. E ha due obiettivi: non far pagare il pedaggio sulla Tangenziale almeno fino a quando non si avrà la certezza del completamento dell'opera; e, per l'appunto, ottenere che il secondo lotto diventi realtà"...

"La battaglia è e deve essere trasversale. E ha due obiettivi: non far pagare il pedaggio sulla Tangenziale almeno fino a quando non si avrà la certezza del completamento dell'opera; e, per l'appunto, ottenere che il secondo lotto diventi realtà". Alberto Gaffuri, sindaco di Albese con Cassano, esce allo scoperto e conferma in pieno l'anticipazione data ieri da queste colonne: è in corso il tentativo di raggruppare il più ampio numero possibile di amministratori lariani per una vera azione politica di forza nei confronti della Regione Lombardia e della Società Pedemontana per arrivare alla realizzazione del secondo lotto della Tangenziale di Como. E, nel frattempo, per evitare l'introduzione - prevista in teoria già dal 31 ottobre - del balzello di 60 centesimi per i 2,4 chilometri già aperti tra Como e Villa Guardia.

alberto-gaffuri-pd-provinciali"A oggi l'introduzione del pedaggio per un'autostrada monca per metà del suo tracciato è impensabile - dice Gaffuri - Non è solo una questione economica: il pagamento rischierebbe davvero di svuotare la nuova infrastruttura, non credo che molti automobilisti sarebbero disposti transitare versando i 60 centesimi". Da qui, ecco la nascita del Comitato "No Pedaggio" che si presenterà ufficialmente il prossimo 15 settembre a Palazzo Cernezzi. Già contattati o da contattare a breve - oltre al capoluogo - i Comuni di Villa Guardia, Casnate, Grandate, Montano Lucino, Figino Serenza, Senna Comasco, Lipomo, Tavernerio e altri ancora. "L'iniziativa è trasversale - tiene a ribadire in più occasioni il sindaco di Albese - Sì, è vero che alcune delle persone che stanno lavorando alle iniziative da mettere in campo nelle prossime settimane hanno collaborato direttamente alla realizzazione delle due Lariopolde, ma qui l'obiettivo è completamente diverso. Speriamo di contare sulle istituzioni e sugli amministratori al di là delle bandiere di partito. In fondo, che la Tangenziale ottenga il secondo lotto che le spetta e di cui non può assolutamente fare a meno per avere davvero un senso, è un interesse generale del territorio comasco. Non di un partito o un politico".

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