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Cronaca

Mercato coperto: manifesti di Confesercenti contro "abusivi, zingari e falsi mendicati"

"Siamo per un mercato libero da abusivi, zingari, falsi mendicanti". Firmato Confesercenti e Associazione nazionale venditori ambulanti (Anva), altra "costola" della stessa organizzazione. Una lunga serie di manifesti verdi con scritte bianche...

"Siamo per un mercato libero da abusivi, zingari, falsi mendicanti". Firmato Confesercenti e Associazione nazionale venditori ambulanti (Anva), altra "costola" della stessa organizzazione. Una lunga serie di manifesti verdi con scritte bianche recanti quelle parole tappezza letteralmente da qualche ora porte e pareti del Mercato Coperto di Como, peraltro di proprietà del Comune, tra via Sirtori e via Mentana. Un messaggio molto duro, dunque, che nella sostanza riprende temi - quello della concorrenza sleale e della questua - che in città sono dibattuti da anni ma che evidentemente aggiunge almeno una sfumatura in più. Ad esempio, come è evidente, la notazione di carattere etnico della parola "zingari".

L'iniziativa è nata proprio nella sede di Como e il suo significato è spiegato dal presidente di Confsercenti Claudio Casartelli. "I problemi del Mercato Coperto sono diversi - dice - dalle tipologie di merce venduta in alcuni banchi, passando per alcune situazioni di degrado generale. La parola zingari? L'abbiamo usata per esprimere in maniera "rustica" e generica la persona senza fissa dimora che non si sa da dove arriva e dove andrà, ma non c'è alcuna intenzione di tipo discriminatorio. Oggi il bon-ton impone di non usare certi termini, mi rendo conto. Ma a volte per veicolare messaggi precisi su temi forti devi utilizzare anche parole di quel genere, senza girare attorno con grandi perifrasi altrimenti non vieni compreso. In questo modo il punto dolente viene individuato in maniera più rapida e diretta, anche per i nostri stessi operatori. Ma ripeto, non vogliamo fare distinzioni razziali o etniche, il messaggio va inteso in senso generico". "Comunque - conclude Casartelli - la situazione di denuncia e stata provocata da una presenza di questuanti che la settimana scorsa ha raggiunto picchi intollerabili, gli operatori erano furibondi. Non bisogna tenere sotto controllo solo via Vittorio Emanuele e dintorni, anche al mercato servirebbe la presenza dei vigili un po' più frequente".

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