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Cronaca

Malpensa, giro di evasione da tre milioni di euro per i voli privati

Come funzionava

La guardia di finanza e antifrode dell'aeroporto di Malpensa ha controllato capillarmente e in materia fiscale le attività del settore del trasporto aereo privato. Grazie a questo è emerso un giro di evasione di quasi 3 milioni di euro. Parliamo dei così detti aerotaxi ovvero voli “charter” che offrono ai passeggeri comfort e ottimizzazione dei tempi al check-in. Queste società sono tenute a versare all’Erario per il singolo passeggero che fruisce del loro servizio, in funzione della tratta e della distanza percorsa.

Dopo essere stati esaminati i biglietti relativi a 9.000 voli e il trasporto di 28.000 passeggeri, sono state segnalate, per omesso versamento d’imposta, 28 società fiscalmente residenti in Italia e 300 società con sede all’estero (Portogallo, Belgio, Francia, Regno Unito, Israele, Svezia, Finlandia, Irlanda, Austria, Repubblica Slovacca, Estonia, Svizzera, Paesi Bassi, Lussemburgo, Ungheria, Germania, Spagna, Polonia, Qatar, Egitto, Stati Uniti, Danimarca, Malta, Emirati Arabi Uniti, Azerbaigian, Grecia, Cina, Angola, Lituania, Bulgaria, Turchia, Kazakistan, Marocco, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Croazia, Romania, Principato di Monaco, Norvegia, San Marino) per un importo complessivo dovuto pari a circa 2.760.000 euro.

I finanzieri del gruppo Malpensa hanno portato alla luce pratiche ritenute elusive per sottrarsi al pagamento delle imposte. Infatti,
alcune di queste società sostenevano di rientrare tra quei soggetti esclusi dal pagamento delle imposte dichiarando nei documenti di viaggio di effettuare viaggi di formazione e addestramento o viaggi per paracadutismo e altre attività ludico-sportive, in qualità di aeroclub o altre associazioni operanti in regime di esenzione di imposta, effettuando, in realtà, voli charter ed esercitando, a tutti gli effetti, l’attività commerciale di “taxi aereo”.

Sotto altro profilo, l’attività ispettiva ha permesso di verificare se i proprietari di aerei o elicotteri privati, in uso presso lo scalo varesino, avessero provveduto al versamento dell’imposta prevista per l’immatricolazione del mezzo nel Registro Aeronautico  accertando omessi versamenti d’imposta da parte dei proprietari di 4 aerei e 7 elicotteri privati, per un totale di 620.000 euro.
 

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