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Cronaca

"L'impatto va giudicato a lavori finiti". Si diceva del muro, vale anche per la diga

"L'aspetto si potrà giudicare soltanto a lavori finiti". Questa frase non riguarda (o almeno non direttamente) la fotografia che vedete in alto. Risale al 2010, quando l'allora assessore ai Lavori pubblici del Comune, Fulvio Caradonna...

"L'aspetto si potrà giudicare soltanto a lavori finiti". Questa frase non riguarda (o almeno non direttamente) la fotografia che vedete in alto. Risale al 2010, quando l'allora assessore ai Lavori pubblici del Comune, Fulvio Caradonna, fronteggiava la folla inferocita per lo spuntare del muro sul lungolago. Alla fine, come noto, vinse la folla. Che c'entra questo angolo della memoria con l'immagine della diga con le impalcature? Tutto e niente. Niente, perché i casi sono palesemente separati. Tutto perché oggi, vedendo l'impalcatura sulla "Piero Caldirola" arrivata al terzo piano, l'effetto prospettico da piazza Cavour è oggettivamente imponente rispetto al panorama circostante. Ovvio, tutti i cantieri sono brutti e ingombranti nel loro bel mezzo, non soltanto quello per il nuovo tondello e il monumento di Libeskind. Come altrettanto ovvio è che a fine lavori quell'armatura sul Lario sparirà e quindi ora va vista e interpretata con ragionevolezza e con gli occhi della fuggevole contingenza.

impalcatura-diga-feb15-2Fatte queste obbligatorie premesse, un giornale si occupa dei fatti in tempo reale. Specialmente se online. E stamane, vedere quanto è cresciuta la "ferraglia" sulla diga - peraltro chiusa da giorni e senza che il cantiere vero abbia ancora ottenuto l'ok dalla Conferenza dei servizi - è senza dubbio impressionante. La prospettiva fa tutto o almeno moltissimo. Però negare che quei 3 piani di impalcatura facciano effetto è impossibile, calcolando che l'altezza è comunque ben inferiore all'altezza definitiva che avrà "The Life Electric".

E qui si torna all'inizio: l'aspetto si potrà giudicare soltanto a lavori finiti.

C'è molta curiosità.

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