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Cronaca

La lettera: "Scivolo ai giardini rotto, ma senza la recinzione i bambini rischiano"

Un nostro lettore, Angelo Mambretti, segnala una situazione ambigua e potenzialmente pericolosa ai giardini a lago di Como. Al centro dell'attenzione è l'ormai "famoso" scivolo nell'area destinata ai giochi per i più piccoli. Come noto, all'inizio...

Un nostro lettore, Angelo Mambretti, segnala una situazione ambigua e potenzialmente pericolosa ai giardini a lago di Como. Al centro dell'attenzione è l'ormai "famoso" scivolo nell'area destinata ai giochi per i più piccoli. Come noto, all'inizio dell'estate, la struttura venne vandalizzata con un danno evidente nella parte terminale, bucata e pericolosa. Come riportammo con questo articolo del 3 luglio scorso, il Comune annunciò che per la riparazione sarebbero serviti almeno 60 giorni perché il pezzo di ricambio (del costo di circa 4mila euro) era stato ordinato all'azienda produttrice dello scivolo che ha, però, sede in America. Ora, al di là dei tempi biblici di partenza, i 60 giorni sono trascorsi abbondantemente e il nuovo componente ancora non ha varcato l'oceano. Ma la cosa peggiore, come segnala il lettore, è che se inizialmente lo scivolo era stato logicamente transennato e reso inutilizzabile ai bambini per evitare che si facessero male, nella giornata di ieri - pur senza essere riparato - lo scivolo era libero da recinzioni e - come si vede dalle foto - utilizzato a rischio e pericolo dei più piccoli. Di seguito, il testo della lettera giunta in redazione.

scivolo-rotto-20set-15-2Senza entrare nel merito della condizione generale dei giardini a lago - evidenzia Angelo Mambretti - segnalo un particolare emblematico di cui ho già interessato anche il sindaco, lo scivolo rosso rotto da tempo. Il sindaco mi ha prontamente risposto confermando che l'ordine è stato fatto (sembra a luglio) e che il "pezzo" dovrà arrivare dagli USA (!) entro metà/fine settembre e che il ritardo è dovuto al mese di ferie della ditta in USA (??!!). Ma di una cosa si è lamentato: la rimozione fatta più volte, da non si sa chi, del recinto che avrebbe dovuto impedire l'accesso. Cosa deplorevole, ma ieri, 19 settembre e vigilia della festa per la Settimana della Mobilità (che spero sia anche l'occasione per conoscere finalmente i risultati dello studio sulla chiusura del lungolago assegnato a Polinomia con delibera di giunta del dicembre 2014 per un costo di 23mila euro), mi sono recato ai giardini e non c'era traccia di recinto. Anzi, i bambini accedevano liberamente allo scivolo che evidentemente adesso non è più ritenuto pericoloso. Ho risposto dicendo che porterò lì la mia nipotina solo dopo che lo scivolo sarà sistemato sempre che la stagione lo consenta ancora.

Cordiali saluti,

Angelo Mambretti

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