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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La casetta ricostruita, il mistero dei cancelli: la notte che potrebbe far saltare i Balocchi

Il punto potrebbe sembrare secondario. Eppure rischia di rivelarsi quello capace - anche ben al di là della "sola" vicenda della casetta - di cambiare molte cose nel prossimo futuro della città di Como. Potrebbe persino mettere in dubbio la...

Il punto potrebbe sembrare secondario. Eppure rischia di rivelarsi quello capace - anche ben al di là della "sola" vicenda della casetta - di cambiare molte cose nel prossimo futuro della città di Como. Potrebbe persino mettere in dubbio la prossima edizione della Città dei Balocchi, per dirne una.

Per dare un senso a questa prospettiva estrema, bisogna tornare sulla passeggiata "Amici di Como" nella notte tra martedì e mercoledì scorsi dopo le 23.30, ora del transito sul lungolago di una pattuglia della polizia locale dalla zona "calda" ma - pare - ancora senza avvisaglie della ricostruzione della casetta da parte della Chops srl. Società che però, in questo caso, non ha un ruolo principale. Che invece spetta al Consorzio Como Turistica. Perché gli approfondimenti che si stanno conducendo in queste ore a Palazzo Cernezzi - in una unità di intenti tecnico-politica con pochi precedenti - riguardano proprio il soggetto presieduto dal numero uno degli albergatori, Roberto Cassani, e che ha in Daniele Brunati il coordinatore riconosciuto. Ebbene, il Comune vuole sapere con esattezza quale sia stato il ruolo del Consorzio nelle lunghe ore notturne che vanno dall'ingresso sulla passeggiata "Amici di Como" di mezzi e operai per rimontare la casetta fino alle 14 di mercoledì 8 luglio, quando l'Ispettorato del lavoro ha bloccato d'imperio i lavori.

Il punto è che, stando al contratto di sponsorizzazione in essere tra Comune e Consorzio Como Turistica per il tratto di passeggiata riaperta, l'orario di chiusura al pubblico del lungolago è fissato alle 24 e quello di riapertura alle 8 del giorno successivo. E su queste basi Palazzo Cernezzi vuole sapere come sia stato possibile che la Chops - o meglio la ditta incaricata di rimontare la casetta - abbia potuto liberamente lavorare esattamente nell'orario di chiusura. Perché i casi sono due: o gli operai e i furgoni con i "pezzi" della casetta sono entrati prima di mezzanotte (con la passeggiata ancora aperta), e allora il Comune vuole sapere come sia possibile che gli addetti del Consorzio Como Turistica, al momento di chiudere i cancelli alle 24, non abbiano notato una simile presenza e non l'abbiano segnalata d'urgenza ai vigili o all'amministrazione.

Oppure - e in questo scenario la posizione del Consorzio si farebbe ancora più difficile - se venisse accertato dal Comune che l'ingresso di operai e mezzi è avvenuto dopo la mezzanotte, cioè dopo la chiusura dei cancelli, ciò significherebbe che il Consorzio avrebbe appositamente aperto i cancelli per il rimontaggio della struttura oppure non li avrebbe chiusi del tutto all'orario prestabilito. Ipotesi che, se trovassero riscontro (senza contare che comunque alle 8 del mattino successivo vi era tutto il margine per il Consozio per avvertire il Comune della presenza sulla passeggiata della casetta-bis) lascerebbero ipotizzare come minimo una inadempienza contrattuale da parte del Consorzio Como Turistica, schiudendo in potenza le porte a un contenzioso anche legale. Scenario rischiosissimo, però, questo: perché entrare in causa con il Comune per il Consorzio potrebbe significare perdere i titoli necessari per partecipare al bando comunale per l'organizzazione degli eventi natalizi in città. Non è possibile, infatti, che soggetti in lite con l'amministrazione partecipino a simili selezioni pubbliche. Insomma: una causa tra Consorzio Como Turistica e amministrazione sulla vicenda della casetta, significherebbe probabile esclusione dei privati dall'organizzazione della kermesse dicembrina 2015.

Il momento, come si vede, è veramente topico. E visto che il Comune sembra intenzionato a muovere ogni passo possibile per accertare come siano andate le cose nella notte tra martedì e mercoledì a costo di dover compiere scelte "dolorose" e per accertare se vi siano, ed eventualmente a carico di chi, eventuali responsabilità anche legali per l'incredibile sviluppo della vicenda casetta, ogni scenario adesso è possibile.

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