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Cronaca

Inno alla porchetta: piazza Cavour trova il suo brand per Expo

Si è fatto un gran parlare, in queste settimane, di due temi: il nuovo logo della città, "Como-Lakexperience", per cui il Comune ha speso 25mila euro; e la questione di bancarelle, mercatini, tendoni nelle varie piazza della città, non sempre...

Si è fatto un gran parlare, in queste settimane, di due temi: il nuovo logo della città, "Como-Lakexperience", per cui il Comune ha speso 25mila euro; e la questione di bancarelle, mercatini, tendoni nelle varie piazza della città, non sempre perfettamente in armonia con il contesto storico-architettonico e con il sentire di una fetta di comaschi (albergatori in primis).

Ebbene, sulla scorta di questo doppio dibattito, si può dire che oggi si sia consumato il "matrimonio perfetto". Il luogo della cerimonia è stato - come in molti altri casi recenti - piazza Cavour. L'attore - in senso lato - è l'ennesimo mercatino gastronomico accampato nel teorico salotto buono del capoluogo, letteralmente immerso in un aroma di formaggi stagionati e salami piccanti (e certamente molto frequentato, cosa di cui comunque è giusto dare conto); il suggello delle "nozze" tra attualità e polemiche pregresse, il metaforico anello è senza dubbio l'enorme striscione in plastica rossa appeso da stamane sul retro di un gazebo, rivolto al lago, inneggiante a "Salamelle e panini", come ben si vede nelle foto.

Peraltro, a pochi metri, verso l'Hotel Metropole Suisse, campeggiava sul serio il manifesto del logo comunale "Como-Lakexperience". Insomma, una mescolanza perfetta per dire al mondo - in attesa del monumento di Daniel Libeskind e a 11 giorni dall'evento mondiale di Expo - che a Como anche il salotto buono della città ha trovato il suo brand: la salamella gridata al cielo. Una vera experience. Che cosa abbia di tipico resta un altro discorso. Misterioso, in buona parte.

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