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Cronaca

Il sindaco Lucini: "Con l'opposizione sempre pronti al dialogo"

"Sapevamo che non saremmo riusciti ad approvare tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione, ma speravamo almeno di votare quello di Marco Butti. Però a una certa ora non erano più disponibili i revisori dei conti per fornire il parere ai...

"Sapevamo che non saremmo riusciti ad approvare tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione, ma speravamo almeno di votare quello di Marco Butti. Però a una certa ora non erano più disponibili i revisori dei conti per fornire il parere ai tanti subemendamenti quindi abbiamo deciso che fosse il caso di rinviare la seduta". Il sindaco di Como Mario Lucini assicura che l'assenza del numero legale da parte della maggioranza non nasconde chissà quali risvolti politici: "I consiglieri non se ne sono certo andati senza dirmelo o in polemica".

Resta il fatto che l'opposizione ha dimostrato di poter mettere in seria difficoltà la maggioranza su delibere così importanti come quella per l'addizionale Irpef. La discussine di 44 emendamenti e quasi altrettanti subemendamenti non può esserre certo esaurita in breve tempo. Purtroppo, però, il tempo è proprio quello che manca all'amministrazione Lucini: dopo la delibera Irpef bisogna approvare la delibera sulla tassa rifiuti e poi, finalmente, inizierà la discussione sul bilancio di previsione 2014 che va tassativamente approvato entro il 31 luglio e anche se è assai probabile una proroga a settembre da parte del Governo in mezzo c'è agosto e ci sono le ferie prenotate anche dai consiglieri di maggioranza. Insomma, c'è ancora un bel lavoro da fare e tante sedute consiliari ma in un tempo molto ristretto. Possibile davvero che si sia arrivati alle soglie di agosto a discutere il documento per la programmazione economica e finanziaria del 2014? Può sembrare paradossale parlare di bilancio di previsione quando metà anno è già alle spalle, ma il sindaco Lucini ha spiegato che "non si poteva fare altrimenti perché i ritardi sono soprattutto da imputare alle nuove normative e alla necessità di approvare i nuovi regolamenti come quello sulla Iuc".

Per quanto riguarda l'azione dell'opposizione considerata ostruzionistica da tutta la maggioranza, il primo cittadino affida il suo commento a una dichiarazione che lui stesso rilasciò nel maggio 2011 quando sedeva nei banchi della minoranza: "L’abuso degli elementi di garanzia stabiliti dai regolamenti è una distorsione che va a danno della democrazia. Un consigliere di minoranza ha tutto il diritto di esporre le proprie valutazioni e di tentare di convincere gli altri della loro validità. Non può però pretendere di “costringere” gli altri ad accoglierle a qualunque costo. Si può essere prepotenti anche dai banchi della minoranza. Ma gli atteggiamenti prevaricatori e questa sorta di “dittatura” di una minoranza delle minoranze svilisce il ruolo del consiglio e penalizza gravemente la città”.

Lucini ha poi chiosato: "Mi spiace vedere che certi metodi vengano condivisi da tutta la minoranza. Voglio però dire una cosa: che negli ultimi dieci anni nel consiglio comunale di Como non sono mai stati approvati tanti emendamenti della minoranza come negli ultimi due anni. Abbiamo sempre dimostrato apertura ma questo non significa che siamo tenuti a condividere tutte le proposte dell'opposizione, del resto siamo noi che abbiamo la responsabilità di governare la città".

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