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Erba, bancarotta fraudolenta: cinque arrestati dalla Guardia di Finanza

I Finanzieri della Compagnia di Erba questa mattina hanno arrestato cinque persone su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Como Maria Luisa Lo Gatto: Alessandro Pina di 43 anni, Gian Luca Pina di 42 anni, residenti...

I Finanzieri della Compagnia di Erba questa mattina hanno arrestato cinque persone su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Como Maria Luisa Lo Gatto: Alessandro Pina di 43 anni, Gian Luca Pina di 42 anni, residenti entrambi a Erba, Paolo Colombo di 41 anni, residente in Caslino d’Erba, Claudio Massari di 35 anni, residente in Longone Al Segrino. Tutti e quattro imprenditori e/o amministratori, operanti a vario titolo nei settori dell’installazione di impianti idraulici, costruzione di edifici residenziali e compravendita di beni immobili. Arrestato anche Sabino RobertoDe Venezia di 59 anni, residente in Basiglio (MI), liquidatore della “Pina Impianti Termoidraulica s.r.l.”, società poi fallita, nonché depositario delle scritture contabili delle società coinvolte.

Tutti i soggetti coinvolti sono accusati di concorso in bancarotta fraudolenta in quanto, attraverso vari artifizi e manovre contabili, avrebbero operato un sistematico svuotamento delle società a loro riconducibili, distraendo e dissipando risorse finanziarie, beni mobili ed immobili, così arrecando grave pregiudizio ai creditori per oltre 5,7 milioni di euro.

Dalle indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Como – Daniela Meliota – sarebbe stato dimostrato che gli imprenditori Pina Alessandro e Pina Gian Luca, pur non ricoprendo formalmente alcuna carica sociale, avrebbero gestito tre delle società coinvolte mediante una fiduciaria di Milano, con l’ausilio anche di Colombo e Massari, i quali non si sarebbero limitati a fungere da prestanome, ma avrebbero avuto un ruolo attivo nel disegno criminoso posto in essere dai due fratelli erbesi.

In particolare, Colombo Paolo e Massari Claudio, amministratori a vario titolo e in diversi periodi delle società Nuvola Rossa s.r.l., Nemesi s.r.l. e Serit s.r.l. - tutte di fatto riconducibili ai fratelli Pina - ricoprendo cariche dirigenziali nelle predette società, avrebbero concorso attivamente al dissesto delle risorse finanziarie della Pina Impianti Termoidraulica.

Il De Venezia Sabino Roberto, anch’egli colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, commercialista milanese e liquidatore della “Pina Impianti Termoidraulica”, durante il suo mandato avrebbe non solo omesso di salvaguardare il patrimonio della società, per tutelare i creditori, ma avrebbe anche compiuto atti mirati a depauperare le ultime risorse societarie.

Inoltre è stato denunciato a piede libero Vatta Matteo, residente in Besana in Brianza (MB), libero professionista, che, cosciente del disegno criminoso in atto, avrebbe emesso fatture false per circa 275.000,00 euro per prestazioni professionali mai eseguite, consentendo in questo modo di nascondere e distrarre somme di denaro che poi faceva riconfluire nelle tasche degli imprenditori.

Contestualmente agli arresti, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro preventivo di un immobile industriale sito in Caslino d’Erba del valore di circa 220.000 euro, in uso ad una delle società brianzole interessate dalle indagini, di conti correnti bancari, contanti e di quote societarie nonché di due autovetture di grossa cilindrata del valore di circa 170.000 euro tra cui una BMW Z8, utilizzate di fatto dai soggetti indagati. Gli indagati sono ora nelle Case Circondariali di Como e Milano.
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