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Cronaca

Dopo la tempesta, il predicatore in piazza. Giornata apocalittica per Como

https://www.youtube.com/watch?v=mUdoJxjaCxo Il senso dell’apocalisse prossima ventura, magari preceduta da qualche piaga, oggi in città si è percepito per bene. Fosse stata solo la tempesta di ieri mattina il timore dell’ineluttabile, forse...

https://www.youtube.com/watch?v=mUdoJxjaCxo

Il senso dell’apocalisse prossima ventura, magari preceduta da qualche piaga, oggi in città si è percepito per bene. Fosse stata solo la tempesta di ieri mattina il timore dell’ineluttabile, forse, avrebbe colpito solo i più superstiziosi. Ma poi, nel pomeriggio in piazza Duomo a Como, l’arrivo di un predicatore ha sicuramente alimentato la sensazione di una fine del mondo imminente.

Incorniciato dal cielo plumbeo, con il vento a far coreografia e microfono alla bocca, evocando più volte Noè e la sua arca, l'apologeta ha invitato in più lingue alla conversione. Perché “God is the king of the kings”. Due assistenti con cartelli al petto spiegavano: “Pentiti oggi, il domani non è nostro, abbi fede in Cristo egli è la vera luce”. Un messaggio religioso che, salvo fraintendimenti, dovrebbe essere di matrice cristiano-cattolica e su cui nessuno ha avuto nulla da eccepire. Ciò che ha stupito (molti si sono fermati a fare foto e video) è stata la modalità comunicativa: altisonante, ridondante, molto in linea con i telepredicatori statunitensi, inventori dell'evangelizzazione mediatica.

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