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Cronaca

"Danni e troppa concitazione": palla vietata in tutte le piazze di Cadorago

Il sindaco garantisce che, prima di emettere il provvedimento, sul territorio comunale è stata "accertata la disponibilità di luoghi per le varie specialità del gioco del pallone, ove sono previste idonee attrezzature e condizioni". E certamente...

Il sindaco garantisce che, prima di emettere il provvedimento, sul territorio comunale è stata "accertata la disponibilità di luoghi per le varie specialità del gioco del pallone, ove sono previste idonee attrezzature e condizioni". E certamente sarà così: come in ogni comune comasco - ma italiano in genere - uno o più campi e campetti per sognare il gol della vita saranno presenti. Ma ciò non toglie che un filo di nostalgia, l'ordinanza emessa da Paolo Clerici, sindaco di Cadorago (7.8oo anime) la insinua in chi le ginocchia se le è consumate su tra porfidi, asfalti, lampioni e panchine. Sì, perché l'11 giugno scorso, il primo cittadino ha vietato "il gioco del pallone in ogni sua forma all'interno di parcheggi e piazze comunali". Per i piccolo emuli di Tevez o Ronaldo, la sanzione può variare da 25 a 250 euro.

Ma da cosa nasce l'ordinanza anti-pallone? Dal fatto che - recita il freddo burocratese dell' ordinanza - "in più occasioni sono stati segnalate e successivamente accertate delle attività di gioco del pallone presso le piazze del territorio comunale". Atto gravissimo, dunque. Aggravato ulteriormente, dalla considerazione che "tale gioco ha causato alcuni danneggiamenti a strutture sia pubbliche sia private, nel particolare lastre di vetro e telecamere di sorveglianza, creando così situazioni di particolare pericolo, nonché attivazioni involontarie di sistemi d'allarme e antifurto". Insomma, la mira dei Messi in sedicesimo di Cadorago ancora non è proprio infallibile, dunque meglio far sparire la palla dalle piazze.

Ma c'è un ulteriore passaggio a rafforzare la convinzione dell'amministrazione di Cadorago: "Detti giochi creano concitazione tale da creare fenomeni di disturbo ai danni dei cittadini residenti, in particolare nelle ore notturne". E, il Comune deve garantire "la salute pubblica, la sicurezza degli utenti delle piazze, della circolazione in genere e il corretto utilizzo degli spazi pubblici". Insomma, magari qualche Maradona cresciutello e dai piedi vandalici sarà anche stato effettivamente eliminato dalle piazza e dai parcheggi di Cadorago. Di sicuro, però, a Sky non vedremo mai la storia del piccolo campione di paese cresciuto dando calci a un pallone davanti alla Chiesa o nel parcheggio della scuola.

Qui potete leggere l'ordinanza integrale.

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