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Cronaca

Como, record in Lombardia per la cassa integrazione 2010

Como è la provincia lombarda in cui è cresciuto maggiormente il ricorso alla cassa integrazione nell’anno 2010, rispetto al 2009. Nel 2009 infatti in provincia di Como sono state autorizzate complessivamente 703.111 ore di cassa integrazione, di...

Como è la provincia lombarda in cui è cresciuto maggiormente il ricorso alla cassa integrazione nell’anno 2010, rispetto al 2009. Nel 2009 infatti in provincia di Como sono state autorizzate complessivamente 703.111 ore di cassa integrazione, di cui 574.596 agli operai e 128.515 agli impiegati; a gennaio 2011, quindi sui dati relativi alla fine del 2010, il numero di ore di cassa è salito a 940.746, 678.375 per gli operai e 262.371 per gli impiegati, con un incremento quindi del 33,8%. Le ore di cassa ordinaria, sempre a gennaio 2011, sono 582.903, quelle di cassa straordinaria 68.745, la cassa in deroga ammonta a 298.098 ore. Ciò significa che le persone in cassa integrazione in Lombardia, tra dipendenti e autonomi, sono circa 246mila.

Nel territorio comasco l’incidenza della cassa sulla popolazione attiva è pari al 3,12%, a fronte di una media regionale del 2,65%. Como è l’unica provincia, con Sondrio (+1,28%) a registrare il segno positivo nella variazione percentuale del totale di ore autorizzate, tra cassa ordinaria, straordinaria e in deroga, tra operai e impiegati, nel confronto tra gennaio 2011 e gennaio 2010.

A livello regionale complessivamente la cassa integrazione, nel raffronto tra il 2011 e il 2010, è invece calata del 51,55%. La cassa ordinaria in Lombardia è diminuita (-59,98%), così come quella straordinaria (-39,52%) e quella in deroga (- 50,42%). La variazione della cassa integrazione totale tendenziale e annuale (trattandosi del primo mese dell’anno) è pari a meno 51,55%, quella congiunturale, cioè la variazione sul mese precedente (gennaio 2011 su dicembre 2010) è pari a -26,12%. Se invece si considera il numero equivalente delle ore di cassa integrazione per occupato, cioè del numero “aggiuntivo” di persone senza lavoro, troviamo: Como al 3,12%, Bergamo al 2,39%, Brescia al 5,64%, Cremona all’1,89%, Lecco al 6,72%, Lodi allo 0,67%, Milano all’1,62%, Mantova al 2,90%, Pavia all’1,55%, Sondrio all’1,05%, Varese al 3,26%. La media regionale si colloca al 2,65%.

«Sono dati, purtroppo, decisamente preoccupanti, tra i peggiori di tutta la Regione – dichiara Alessandro Tarpini, segretario generale della Camera del Lavoro di Como – che mettono in luce come nel nostro territorio la crisi sia stata pesantissima nel corso dello scorso anno, rispetto alle altre province, dove invece il ricorso agli ammortizzatori è diminuito. Per questo ad oggi le famiglie e i lavoratori comaschi si sono impoveriti e hanno bisogno di servizi e aiuti il più possibile concreti ed efficaci: il 2010 ha lasciato strascichi pesantissimi sull’economia lariana, il rischio è che il bilancio dello scorso anno impedisca e rallenti ancora di più la lenta ripresa».

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