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Cronaca

Lotta contro la droga: telecamere e fototrappole per contrastare lo spaccio nel Comasco

Il consiglio regionale della Lombardia ha delineato le aree dove bisogna intervenire con celerità per arginare il fenomeno dello spaccio

Telecamere, fototrappole e sniffer, presidio fisico del territorio, iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro, contrasto allo spaccio sul web. Queste in sintesi le linee d’azione che la Commissione speciale Antimafia presieduta da Monica Forte(Misto) ha riassunto in una Risoluzione, relatore Alex Galizzi (Lega), approvata oggi dal Consiglio regionale a larga maggioranza con la sola astensione del gruppo M5S.

Nel dettaglio il documento individua cinque aree ritenute particolarmente delicate e su cui intervenire con tempestività:

  • Area boschiva in comune di Solbiate con Cagno (CO) località Ca’ Rossa e Mulino del Trotto dove si propone l’installazione di telecamere e la realizzazione di piste ciclabili
  • Pineta di Appiano Gentile (CO) dove si propone di realizzare opere viabilità dolce lungo la SP19 per Tradate al fine di rendere più accessibile e gradevole una zona di alto valore naturalistico
  • Stazione di Bergamo dove si suggerisce la realizzazione di un presidio continuativo delle forze dell’ordine dotato di unità cinofile
  • Parco delle Groane tra i comuni di Solaro (MI) e Ceriano Laghetto (MB) dove si propone di realizzare una pista ciclopedonale e carrabile per i mezzi di sorveglianza al fine di facilitare la riappropriazione dell’area da parte della cittadinanza
  • Boschetto di Rogoredo in Comune di Milano che nonostante gli interventi già messi in atto, necessita di un potenziamento dell’illuminazione e della videosorveglianza nelle vie Sant’Arialdo, Orwell e al binario 1 

I giovani tra i 14 e i 30 anni sono quelli che ne consumano di più

“Parliamo di una piaga gravissima - ha sottolineato la Presidente della Commissione Monica Forte - che colpisce soprattutto i giovani tra i 14 e i 30 anni che rappresentano ben il 58% degli utilizzatori. Il consumo di stupefacenti in sé non desta più allarme sociale come in passato se non per i fenomeni di microcriminalità e di insicurezza che sono generalmente connessi allo spaccio. Dobbiamo cambiare – ha proseguito Forte –l’approccio culturale cercando di ridurre la domanda di stupefacenti, individuando le cause sociali e psicologiche che ne determinano la sua continua crescita, adeguando mezzi tecnologici, soggetti coinvolti e metodologie di lavoro.”  

“Fondamentali – ha spiegato il relatore Alex Girelli in aula - saranno il rafforzamento delle sinergie con i servizi contro le dipendenze delle ASST e con le associazioni del terzo settore che si occupano di educazione e contrasto alle dipendenze. La risoluzione impegna inoltre la Giunta a sostenere la ricerca scientifica per affinare il drug checking, ovvero il monitoraggio delle nuove sostanze immesse sul mercato, e la lotta informatica allo smercio di sostanze proibite che avviene sul cosiddetto dark web”.

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