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Cronaca

Como, arresti in Comune per paratie e altri appalti: le accuse

La Guardia di Finanza di Como ha reso noti i dettagli che riguardano gli arresti eseguiti oggi a Como nell'ambito dell'inchiesta sul cantiere delle paratie del lungolago coordinata dal pm Pasquale Addesso. L'inchiesta tocca anche altri appalti...

La Guardia di Finanza di Como ha reso noti i dettagli che riguardano gli arresti eseguiti oggi a Como nell'ambito dell'inchiesta sul cantiere delle paratie del lungolago coordinata dal pm Pasquale Addesso. L'inchiesta tocca anche altri appalti pubblici. I quattro arrestati sono Pietro Gilardoni, dirigente comunale del settore Reti, acque e arredo urbano, già direttore dei lavori del cantiere del lungolago, per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere; Antonio Ferro, dirigente Grandi opere e già responsabile unico del procedimento del cantiere paratie, ora ai domiciliari; Roberto Ferrario, referente Imothep Srl, proprietà di un immobile sito in Como via Salita Peltrera, 48 e titolare della Denuncia di Inizio Attività presentata in data 16.12.2011 presso il Comune di Como per interventi di razionalizzazione del patrimonio edilizio e riqualificazione di area urbana degradata- per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere; Giovanni Foti, titolare e consigliere delegato della impresa edile Foti srl con sede in Bulgarograsso, per il quale è stata disposta la custodia cautelare degli arresti domiciliari.

Di seguito il comunicato integrale delle Fiamme Gialle in cui vengono spiegate le accuse a carico dei quattro arrestati.

a) turbata libertà nella scelta del contraente (art 353 bis c.p.) a carico di GILARDONI Pietro e FERRO Antonio

(con riferimento alle "Opere di difesa dalle esondazioni del lago nel comparto Piazza Cavour - Lungo lago”

(cd. PARATIE) – affidamento servizio progettazione terza variante);

b) turbata libertà nella scelta del contraente (art 353 bis c.p.) a carico di GILARDONI Pietro e FERRO Antonio

(con riferimento alle "Opere di difesa dalle esondazioni del lago nel comparto Piazza Cavour - Lungo lago”

(cd. PARATIE) – bando di cui al “Delibera Giunta Comunale n. 328/2015 del 05.10.2015”)

c) falso ideologico in atto pubblico, (art. 476 -479 c.p.) a carico di GILARDONI Pietro e FERRO Antonio;

(finalizzato a porre in essere ostacoli all’attività di vigilanza A.N.A.C. – terza variante Opere di difesa dalle

esondazioni del lago nel comparto Piazza Cavour - Lungo lago” (cd. PARATIE)

d) corruzione propria (art 318, 319, 321 c.p.) a carico di GILARDONI Pietro e FERRARIO Roberto (inerente

alla pratica per l’affidamento dei lavori Lavori della cd. “Salita Peltrera”)

e) turbativa d’asta (art 353 c.p.) a carico di GILARDONI Pietro ed ANSELMO Virgilio (nella pratica inerente

“l’Appalto per affidamento Servizio di progettazione definitiva-esecutiva specialistica di natura idraulica e

fognaria nell'ambito della redazione del progetto finalizzato alla "realizzazione della fognatura

Sant'Agostino e zona Lungo Lago” ;

f) turbativa d’asta (art. 353 c.p.) e rivelazione di segreti d’ufficio (art 326 co. 3 c.p.) a carico di GILARDONI

Pietro e FOTI Giovanni (con riferimento alla pratica inerente i lavori di riqualificazione Piazze Volta e

Grimoldi);

Le prime tre accuse riguardano l’appalto pubblico per la realizzazione dell’opera pubblica "Opere di difesa dalle

esondazioni del lago nel comparto Piazza Cavour - Lungo lago” (cd. PARATIE) di cui è aggiudicataria SOCIETA’

PER AZIONI CEMENTI ARMATI ING. MANTELLI – S.A.C.A.I.M. S.p.A. con sede a Venezia (in seguito

commissariata e diventata S.A.C.A.I.M. S.r.l.).

In particolare i dirigenti Pietro GILARDONI, Dirigente del Settore “Reti tecnologiche, Strade, Acque e Arredo

Urbano” del Comune di Como nonché Direttore dei Lavori) ed Antonio FERRO, Dirigente del Settore “Grandi

Opere” in seguito “Opere pubbliche e manutenzione edilizia comunale” sono accusati di aver:

a) turbato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente

necessario per il conferimento dell’incarico di progettazione della terza perizia di variante dell’appalto "opere

di difesa dalle esondazioni del lago nel comparto Piazza Cavour - Lungo lago” dichiarata inammissibile con

determinazione A.N.A.C. n. 1 del 07/08.01.2016 attraverso l’artificioso frazionamento dell’unitario servizio di

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progettazione, in diversi incarichi di affidamento per un complessivo importo notevolmente superiore ai

100.000 previsti dall’art. 91 Dlgs 163/2006;

b) condizionato con mezzi fraudolenti le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione

in relazione al contenuto del bando di gara e della variante in corso d’opera, di cui alla “Delibera Giunta

Comunale n. 328/2015 del 05.10.2015” consistiti dapprima nel

- nel colludere con l’aggiudicataria SACAIM Spa il contenuto della variante trasmessa ad ANAC e

successivamente alla valutazione di inammissibilità della variante contenuta nella “Comunicazione di

risultanza istruttorie” (CRI) del 27.07.2015,

- nell’attestare falsamente ad ANAC il mancato superamento della soglia del 20 % (errore di progetto) di cui

all’art. 132 comma 1 lett. e) D.Lvo 163/2006 omettendo di indicare le gravissime carenze delle precedenti

varianti approvate nel 2010 e 2011 riferite alla mancata previsione delle opere di adeguamento sismico,

l’esistenza di grave errore di progettazione riferito al progetto esecutivo modificato da S.A.C.A.I.M. in

corso d’opera al fine di non procedere alla risoluzione del contratto ex art. 132 comma 4 D.lvo 163/2006 ed

indizione di nuova gara.

Al dirigente Pietro GILARDONI è altresì contestata la turbativa d’asta (art 353 c.p.) per aver colluso l’esito della gara

pubblica per l’affidamento del “Servizio di progettazione definitiva-esecutiva specialistica di natura idraulica e

fognaria nell'ambito della redazione del progetto finalizzato alla "realizzazione della fognatura Sant'Agostino e zona

Lungo Lago” con l’ing. Virgilio ANSELMO titolare dello studio ANSELMO ASSOCIATI - attraverso la

predisposizione congiunta del bando di gara, concordando con lo stesso ANSELMO la somma da indicare nella offerta

al ribasso (avanzata dall’ANSELMO) in tal modo consentendogli di aggiudicarsi la gara pubblicata sulla piattaforma

regionale SINTEL il 18.12.2015.

Al medesimo dirigente Pietro GILARDONI sono altresì contestate, in concorso con l’imprenditore Giovanni FOTI

ulteriori e diverse condotte di turbativa d’asta (art 353 c.p.) e rivelazione di segreti d’ufficio (art 326 comma 3 c.p.) in

riferimento alle gare pubbliche di affidamento di lavori di seguito indicati:

a) lavori di riqualificazione “Piazza Volta- via Grassi - via Garibaldi”

b) lavori di riqualificazione di “Piazza Grimoldi - via Pretorio - Piazza Roma”;

Tramite tali condotte Giovanni FOTI, titolare e consigliere delegato della Foti Giovanni srl otteneva da CEREDA

Paolo s.a.s. con sede in Milano aggiudicataria dell’appalto per i lavori di riqualificazione di “Piazza Volta- via Grassi -

via Garibaldi” un contratto di sub appalto pari ad euro 90.000

Al dirigente Pietro GILARDONI e Roberto FERRARIO (referente di IMOTHEP S.r.l. – società estranea al reato) è

altresì contestato il reato di corruzione propria (art 318, 319, 321 c.p) per aver concluso accordi corruttivi consistiti nel

promettere ed in parte elargire, FERRARIO Roberto a GILARDONI Pietro, denaro ed un incarico di collaudatore con la

CASTELLO SGR per un corrispettivo di 14.000 il cui primo acconto di 4.000 euro veniva pagato tramite bonifico al

GILARDONI il 10.02.2016 al fine di ottenere il suo interessamento per “sbloccare” i lavori per l’allargamento della

strada comunale “Salita Peltrera” necessari per l’avvio dei lavori oggetto della Denuncia di inizio Attività presentata il

16.12.2011 da IMOTHEP srl.

L’attività di indagine, svolta efficacemente dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como e

coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, con riferimento (inizialmente) ai lavori della terza perizia di

variante dell’appalto "opere di difesa dalle esondazioni del lago nel comparto Piazza Cavour - Lungo lago”, si è avvalsa

- della preziosa collaborazione da parte di ANAC, destinataria a tal proposito di una comunicazione inerente gli

arresti della giornata odierna, ai sensi dell’art. 129 disp. Att. cpp,

(L’Anac su iniziativa del Comune di Como era stata destinataria di una richiesta di procedere a verifica del

progetto relativo alla terza variante dei lavori di “Realizzazione opere di difesa della esondazione del lago di

Como nel comparto Piazza Cavour-Lungo Lago, avviando un procedimento di vigilanza e dopo avere aperto

una formale istruttoria, aveva dichiarato, all’esito della istruttoria, detta variante inammissibile con

determinazione n. 1 del 07/08.01.2016);

- della documentazione acquisita presso gli Uffici della Regione, della Provincia e del Comune di Como;

- di una capillare attività di intercettazione

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Tale attività di intercettazione, accompagnata nel corso del suo svolgimento da acquisizioni documentali presso il

Comune di Como, ha consentito l’accertamento anche degli altri episodi di turbata libertà degli incanti, rivelazione

di segreti di ufficio ne corruzione contestati agli alti funzionari del Comune di Como ed agli imprenditori.

Gli esiti di tali indagini hanno altresì rimarcato la sussistenza, ravvisata anche dal Giudice per le indagini

preliminari, di un concreto pericolo di reiterazione criminosa

Con l’esecuzione dei citati provvedimenti e con il prosieguo dell’attività di indagine la Procura della Repubblica

(memore altresì del principio di presunzione di innocenza, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione) intende accertare

e perseguire condotte illecite, senza interferire indebitamente con la futura attività della Pubblica Amministrazione

né tanto meno condizionarne l’operato, con riferimento alla auspicabile legittima progettazione, realizzazione e

completamento di una efficace difesa a fronte delle esondazioni del Lago di Como e delle altre opere pubbliche

oggetto della presente inchiesta.

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