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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Cimiteri, niente lavori di fatica per quasi metà personale

Su dieci operatori in servizio nei 9 cimiteri di Como, 4 hanno limitazioni all'attività fisica, 2 andranno a in pensione a breve e 3 sono assunti a tempo determinato. Questo l'impietosa fotografia dell'assessore ai Servizi Cimiteriali, Marcello...

Su dieci operatori in servizio nei 9 cimiteri di Como, 4 hanno limitazioni all'attività fisica, 2 andranno a in pensione a breve e 3 sono assunti a tempo determinato. Questo l'impietosa fotografia dell'assessore ai Servizi Cimiteriali, Marcello Iantorno, fatta ieri nel corso della commissione comunale dedicata al settore. In sostanza, quasi la metà del già insufficiente personale ha limitazioni fisiche certificate da medici o strutture sanitarie tali per cui non può eseguire una buona parte delle operazioni fisicamente più impegnative (dalle tumulazioni alle esumazioni fino ad alcune attività legate alle cremazioni).

Ma c'è di più rispetto alle condizioni dei cimiteri comunali ed è ancora l'assessore a parlarne. "La situazione vede una forte carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria - ha affermato Iantorno - Abbiamo strutture con problemi di infiltrazioni prolungate nel tempo, selciati in condizioni precarie, impedimenti per l'accesso alle persone con handicap, servizi igienici che non funzionano, difficoltà a mantenere il decoro in termini di pulizia e verde. Inoltre esiste il problema delle centinaia di salme che devono essere esumate, anche se tramite un appalto alla cooperativa Il Ponte nel cimitero di Camerlata ne sono state recentemente esumate 250. Ora l'appalto è scaduto e stiamo procedendo con una nuova gara".

forno crematorioSenza dimenticare che "il forno crematorio è un impianto ormai vecchio e superato, sul quale non viene effettuata manutenzione dal 2010 se non in caso di urgenza (ultimo caso, una riparazione da 70mila euro nell'inverno scorso ndr). Pensiamo di cedere all'esterno tutti questi servizi, da quello funerario fino alla realizzazione di un nuovo forno, anche perché oggi possiamo garantire soltanto 6 cremazioni al giorno e persino la sala del commiato non è degna di un momento così delicato e doloroso per le famiglie".

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