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Cronaca

"Cento audiocassette per registrare il consiglio comunale". Se il Comune intenerisce

Sebbene un paio di anni fa l'ipotesi di sostituzione dell'impianto di registrazione del consiglio comunale di Como abbia suscitato numerose polemiche, forse va riconosciuto che l'amministrazione non aveva tutti i torti. Il dibattito si incendiò...

Sebbene un paio di anni fa l'ipotesi di sostituzione dell'impianto di registrazione del consiglio comunale di Como abbia suscitato numerose polemiche, forse va riconosciuto che l'amministrazione non aveva tutti i torti. Il dibattito si incendiò per la spesa preventivata dall'allora presidente dell'assemblea cittadina, Franco Fragolino (poi dimessosi, ma per tutt'altri motivi): 90mila euro circa. Una somma notevole, che tra politici e media scatenò critiche e accuse. L'acquisto venne cancellato. Ma ora una dettaglio pone sotto una luce un po' diversa quell'intenzione originaria.

Pochi giorni fa, infatti, il Comune di Como ha fatto un modesto ordine di cancelleria. Poca roba, 485 euro. Ma la voce che oggettivamente intenerisce un po' - tra 200 pile stilo, 200 pile ministilo, tappetini per mouse e blister vari - riguarda le "100 audiocassette per le registrazioni del consiglio comunale". Cento audiocassette. Su cui, peraltro, verranno incise molte boiate ma anche discussioni e decisioni molto importanti per la città di Como. Pensando che un bambino di 8-10 - ma forse anche più - oggi nell'ascoltare la parola "audiocassette" forse nemmeno saprebbe spiegare bene di che trattasi, è possibile che sia veramente giunto il momento di ritirare fuori il progetto di ammodernamento delle registrazioni nella sala consiliare. Con il cuore in pace per le polemiche.

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